Fiera Milano – Archivia il 2016 in perdita

Fiera Milano ha presentato il bilancio del 2016, un esercizio che nel confronto con il 2015 ha sofferto la debolezza del calendario fieristico legata al venir meno di importanti manifestazioni quali l’Expo, nonché manifestazioni biennali direttamente organizzate e manifestazioni pluriennali. Si segnala che i dati del 2015 sono stati riesposti includendo gli effetti contabili Ifrs sulle controllate cinesi riportate nelle attività discontinue.

Nel 2016 il gruppo realizza ricavi pari a 221 milioni, in calo del 34,1% in relazione a quanto sopra riportato. Suddetta dinamica si amplifica a livello di Ebitda, che si riduce del 91,6% a 3,7 milioni scontando una maggiore incidenza dei costi operativi, e di Ebit, che passa da un valore positivo di 13,4 milioni a un deficit di 23 milioni, in presenza di svalutazioni crediti e altri accantonamenti aumentati del 2,3% a 18,2 milioni. Questi ultimi includono tra l’altro rettifiche sui marchi della controllata in Sudafrica per 2,9 milioni, della controllata Cipa per 2,4 milioni, della capogruppo Bit e Transpotec & Logitec per 3,3 milioni, oltre che quelle della testata editoriale del settore Food & Beverage e l’avviamento della controllata Fiera Milano Media per 4,1 milioni.

Inverte il segno anche il risultato netto, che da un utile di 0,4 milioni si porta a un deficit di 22,9 milioni. Si evidenzia che la voce perdite da attività discontinue pari a 4,2 milioni (contro 3,5 del 2015) include le risultanze delle controllate Worldex e Haikou Worldex cedute nel febbraio scorso.

Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto è pari 38,3 milioni, in aumento di 25,9 milioni rispetto al 2015, per effetto dell’assorbimento di cassa derivante dalla gestione operativa.

Nel 2017 Fiera Milano beneficerà degli effetti di un più favorevole calendario fieristico, caratterizzato anche dalla presenza di importanti manifestazioni biennali direttamente organizzate quali Tuttofood e Host.

Il management prevede pertanto per l’esercizio in corso un Ebitda in deciso miglioramento rispetto al 2016 e il ritorno all’utile. Inoltre, il rafforzamento del portafoglio manifestazioni consentirà una riduzione dell’effetto della stagionalità del calendario fieristico.

Intorno a metà seduta in titolo cede l’1%, in controtendenza rispetto al Ftse Italia Small Cap in frazionale rialzo dello 0,22 per cento.