Lu-Ve (Aim) – Ottimi risultati nel 2016, dividendo a 0,22 euro

Nel 2016 i ricavi del gruppo salgono a 236,3 milioni (+11,3% e +9,1% a perimetro costante). In crescita l’Ebitda a 30 milioni (+14,6% e +17,3% a perimetro costante) e l’Ebit adjusted (+23,1% a 17,1 milioni). L’utile netto con un progresso del 74,2% si porta a 15,8 milioni. Includendo per l’intero anno i risultati della neoacquisita Spirotech, i ricavi aggregati risultano pari a 251,3 milioni (+18,4%), l’Ebitda a circa 33 milioni (+25,8%), l’Ebit adjusted a 19,5 milioni (+40%), mentre l’utile netto cifra in 17,5 milioni (9 milioni nel 2015). La posizione finanziaria netta è negativa per 30,2 milioni (positiva per 4,2 milioni nel 2015) principalmente per l’acquisizione di Spirotech. Il Cda propone un dividendo di 0,22 euro per azione.

Nel 2016 la società ha compiuto un ulteriore passo nell’internazionalizzazione, portando a termine l’acquisizione del 95% di Spirotech, società indiana attiva nella produzione di scambiatori di calore tecnologicamente avanzati, le cui vendite sono realizzate per oltre il 75% all’estero. Un’operazione che ha influenzato i risultati dell’esercizio precedente del gruppo. Nel periodo i ricavi consolidati cifrano in 236,3 milioni (+11,3% e +9,1% a perimetro costante).

Il fatturato aggregato, ossia inclusivo per l’intero anno delle vendite della neo acquisita, si eleva a 251,3 milioni (+18,4%). In particolare, nel settore refrigerazione le vendite aumentano del 13,9% per 167,8 milioni (+12,3% a perimetro costante) anche grazie alla crescita nella distribuzione ed al conseguimento di importanti commesse per centri logistici nella GDO. L’incidenza della refrigerazione sul totale delle vendite, risulta pari a oltre il 72% a perimetro costante, scende invece al 67,6% nel dato aggregato.

Nel condizionamento le vendite sono aumentate del 18,2% a 43,6 milioni (+5,4%  a perimetro costante), con un andamento differenziato tra il settore OEM’s tradizionale, che ha visto una contrazione dei volumi con alcuni clienti, più che compensata dalla crescita delle macchine di grande potenza. Spirotech ha apportato 4,8 milioni.

Nel segmento delle applicazioni speciali, i ricavi aggregati hanno raggiunto 32,4 milioni (+60,8%) per effetto dell’inclusione di alcuni dei più importanti clienti di Spirotech nel segmento “domestic appliance” e nel trasporto refrigerato. A parità di perimetro sarebbe cresciuto del 2,1%.

Non hanno invece beneficiato dell’acquisizione le vendite rivenienti dal segmento power gen e applicazioni industriali, il cui calo del 3,7% a 4,5 milioni è  in parte riconducibile al rinvio della fatturazione di alcune commesse realizzate negli ultimi mesi del 2016 e alla perdita di uno dei principali clienti.

L’Ebitda registra un progresso del 14,6% a oltre 30 milioni, con una marginalità al 12,7% (12,4% nel 2015) pur in presenza dell’aumento dei costi operativi in parte connessi alla citata acquisizione; cifra in 33 milioni (+25,5%) il dato aggregato, con una marginalità al 13,1 per cento. In assenza del consolidamento di Spirotech, l’Ebitda sarebbe risultato pari a 30,8 milioni con una marginalità al 13,3 per cento.

Spesati ammortamenti aumentati a circa 13 milioni (+5%) per la variazione del perimetro di consolidamento, L’Ebit adjusted aumenta del 23% a oltre 17 milioni (19,5 milioni il dato aggregato).

La gestione finanziaria presenta proventi netti per 2 milioni (2,2 milioni il valore aggregato), rispetto ai 3,4 milioni di oneri netti del 2015, mentre le imposte assorbono 3,3 milioni (0,9 milioni nel 2015).

L’utile netto di competenza segna un progresso del 74,2% a 15,8 milioni (+92,6% l’utile netto aggregato).

Sul fronte patrimoniale, la posizione finanziaria netta è negativa per 30,2 milioni (positiva per 4,2 milioni di a fine 2015) per effetto della citata acquisizione. Il patrimonio netto consolidato si attesta a 134,4 milioni rispetto a 125,8 milioni del dicembre 2015.

Il Board propone di distribuire ai soci un dividendo unitario di 0,22 euro, in pagamento dal 20 aprile 2017.