Partenza poco mossa per le borse europee in una settimana che si prospetta ricca di appuntamenti importanti. Intorno alle 9:20 il Ftse 100 di Londra e il Dax di Francoforte scambiano poco sopra la parità, mentre il Ftse Mib di Milano (-0,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%) viaggiano in lieve territorio negativo.
L’attenzione dei mercati in settimana sarà concentrata in primo luogo sulla riunione della Fed, che mercoledì sera comunicherà la propria decisione sui tassi di interesse. Un rialzo di 0,25 punti base è non solo previsto, ma è stato già anche ampiamente scontato.
Oggi, invece, potremmo assistere ad eventuali sviluppi sul processo di uscita della Gran Bretagna dall’Europa, con la Camera dei Comuni britannica che voterà sugli emendamenti al decreto legge sulla Brexit.
Sul fronte politico, infine, a tenere banco saranno le elezioni di mercoledì in Olanda, con un’eventuale risultato positivo per il partito anti Ue di Geert Wilders che potrebbe mettere qualche pressione sull’euro.
Intanto la moneta unica mantiene l’intonazione positiva del finale della scorsa ottava, con l’EUR/USD tornato in area 1,07 e l’EUR/JPY a 122,8. Poco mosso invece il dollaro/yen a 114,7.
Tra le materie prime prosegue la discesa del petrolio, sui minimi degli ultimi quattro mesi con il Brent (-0,5%) a 51,1 dollari e il Wti (-0,6%) a 48,2 dollari. Continuano a pesare i timori per l’aumento della produzione Usa, che sta vanificando i tagli concordati dalla Russia e dai paesi Opec.
In Italia, infine, oggi il Tesoro collocherà titoli fino a 8 miliardi, mentre lo spread Btp-Bund riparte in area 187 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,34 per cento.
Tornando a Piazza Affari, avvio positivo per ATLANTIA (+0,8%) che venerdì a mercati chiusi ha pubblicato i risultati 2016, esercizio chiuso con un utile netto in forte crescita (+32%) a 1,12 miliardi.
Deboli i bancari dopo i cospicui rialzi dell’ultima seduta, con UNICREDIT in leve calo (-0,5%) in attesa che oggi il cda esamini i risultati definitivi del 2016. In evidenza invece BANCO BPM (+1,2%) che potrebbe cedere il suo 39% di Agos Ducato a Credit Agricole.
Tentativo di rimbalzo per le utilities con ITALGAS (+1,1%), SNAM (+0,1%), TERNA (+0,3%) e A2A (+0,4%).
Nell’automotive poco mossa FCA (+0,1%) con il raffreddarsi delle ipotesi di possibili operazioni di M&A, mentre avanzano FERRARI (+0,9%) e BREMBO (+0,5%).