Ottava incolore per Piazza Affari, con il Ftse Mib invariato a 19.658 punti, sostenuto dal positivo andamento dei titoli bancari. In sovraperformance il Ftse Italia moda, prodotti per la casa e per la persona che segna un progresso del 2% in scia all’Euro Stoxx di riferimento (+2,3%), nel quale ha brillato il titolo Adidas (+11,2%). Denaro sui principali titoli del lusso nazionale trainati da Moncler (+2,4%), Luxottica (+2,1%), Ferragamo (+1,8%) e Tod’s (+1,8%).
Settimana senza variazioni per il Ftse Mib che resta fermo a 19.658 punti, con i titoli bancari in gran spolvero. Acquisti anche nel comparto in esame, che riporta una crescita del 2% in scia all’Euro Stoxx di riferimento (+2,3%).
L’indice europeo della moda beneficia in particolare della performance del titolo Adidas, in progresso negli ultimi cinque giorni dell’11,2% dopo la presentazione di risultati 2016 che riportano ricavi pari a 19,3 miliardi, in crescita a cambi costanti del 18% rispetto al 2015 (+14% a cambi correnti). Il management della società tedesca ha rivisto al rialzo la guidance, prevedendo un’accelerazione nell’esecuzione del piano al 2020.
Denaro anche sui principali titoli del lusso nazionale, guidati da Moncler (+2,4%) favorito dall’aumento da 16,7 a 19,2 euro del prezzo obiettivo da parte di Banca Imi, che ha mantenuto il giudizio hold sul titolo. Revisione al rialzo che si affianca a quella degli esperti di Rbc Capital (da 20 a 23 euro), fermi sull’indicazione outperform.
Ottava in chiaroscuro per Luxottica, che chiude i cinque giorni con un rialzo del 2,1 per cento, dopo alcune sedute depresse influenzate da un outlook sul 2017 deludente. Gli analisti di Barclays hanno alzato il target price sul titolo da 55 a 57 euro, confermando la raccomandazione overweight.
Avanzano dell’1,8% rispettivamente sia Ferragamo che Tod’s, mentre Cucinelli riporta un aumento dell’1,3% grazie alla presentazione di risultati dell’esercizio 2016 con ricavi consolidati per 456 milioni (+10,1%), Ebitda normalizzato a 78,2 milioni (+13,2%) e utile netto normalizzato a 39,1 milioni (+18,8%).
Tra le small cap, il titolo Aeffe riporta un +1,4 per cento, dopo la pubblicazione di risultati 2016 con ricavi e margini in crescita, grazie soprattutto al positivo andamento della divisione prêt-à-porter.
Chiude invece in territorio negativo Stefanel (-1,2%), dopo aver ottenuto una proroga di due mesi dal Tribunale di Treviso per la presentazione di una proposta di concordato preventivo o di una domanda di omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti.