Ratti – Vendite in lieve calo, ma utile in crescita nel 2016

La società, tra i maggiori produttori al mondo di tessuti stampati, ha chiuso l’esercizio 2016 con un giro d’affari consolidato di 91,3 milioni (-0,8%), un Ebitda di 10 milioni (+1,5%), un Ebit di 5,5 milioni (-12%) ed un utile netto finale di 3,6 milioni (+11,3%). L’indebitamento finanziario netto sale a 3,8 milioni (+2,3 milioni a/a), per effetto degli investimenti effettuati nell’anno. Il Board proporrà la distribuzione di una cedola invariata pari a 0,10 euro.

Il CdA della società tessile comasca ha approvato i risultati dell’esercizio 2016 chiuso con ricavi consolidati per 91,3 milioni, in calo dello 0,8% rispetto all’anno precedente. La ripartizione geografica delle vendite evidenzia la crescita degli Altri Paesi  (+23,1%), con particolare riferimento all’area del Far-East. Per quanto riguarda le altre aree geografiche, da evidenziare la flessione registrata dall’Europa (-7,2%) e dagli U.S.A. (-11,9%).

La gestione in esame riporta un buon andamento del Polo Collezioni Donna (+13,4%), che cresce in particolare nel segmento del tessuto per abbigliamento. A tale incremento si contrappone la flessione registrata dal Polo Luxe (-3,1 milioni), a seguito del rallentamento delle divisioni abbigliamento di alcuni clienti e la flessione del Polo Collezioni Uomo (-0,8 milioni), che sconta in particolare la debolezza del mercato statunitense.

L’esercizio segna un leggero aumento della marginalità delle vendite, con l’Ebitda che raggiunge i 10 milioni (+1,5%) ed il relativo margine che passa dal 10,7% all’11 per cento. Il risultato operativo si riduce tuttavia da 6,2 a 5,5 milioni (-12%), dopo aver contabilizzato ammortamenti per 4,2 milioni (+20,7%).

Il risultato finale sale infine a 3,6 milioni (+11,3%), grazie al miglioramento degli oneri finanziari netti (-74,4%), principalmente collegato ai maggiori dividendi percepiti dalla partecipazione detenuta in Emittenti Titoli (287 mila euro, contro i 33 mila del 2015), oltre che ad una dinamica più favorevole delle differenze di cambio (in miglioramento di 252 mila euro rispetto al 2015).

A livello patrimoniale l’indebitamento finanziario netto a fine 2016 ammonta a 3,8 milioni, in peggioramento rispetto agli 1,5 milioni di un anno prima, per effetto degli investimenti effettuati nel periodo.

Il CdA proporrà la distribuzione di un dividendo per azione pari a 0,10 euro (invariato rispetto a quello pagato sul 2015), per un ammontare complessivo di 2,7 milioni.