Il Ftse Mib chiude l’ottava invariato mentre fa meglio il comparto dei servizi finanziari che riporta un progresso dello 0,7% sostanzialmente in linea con il corrispondente indice europeo (+0,8%).
La palma d’oro della settimana va a Poste che mette a segno un balzo del 6,3% a 6,46 euro. La performance del titolo è stata favorita dalle ipotesi di un dividendo straordinario di un miliardo allo studio per favorire la privatizzazione della seconda tranche.
Nella scorsa ottava, l’Ad Francesco Caio ha confermato l’intenzione di salire fino al 25% di Anima (+1,7%) e l’impegno a distribuire l’80% dell’utile netto come dividendo a valere sul 2016. Inoltre il sottosegretario allo Sviluppo Economico Antonello Giacomelli ha confermato che la cessione della quota del 29,7% a Cdp è una delle ipotesi allo studio.
Tutti in positivo titoli del risparmio gestito ad eccezione di Azimut, favoriti sia dalla performance del comparto bancario (+3%) sostenuto a sua volta dalla conferma della politica monetaria espansiva da parte del presidente della Bce Mario Draghi, sia dai dati sulla raccolta netta di febbraio.
E così scatta Fineco con un progresso del 4,2% grazie anche all’aver conseguito a febbraio una raccolta netta positiva di 458 milioni. Salgono sui dati della raccolta anche Banca Generali (+2,3%) e Banca Mediolanum (+1,3%). Con la controllata di Generali che ha riportato una raccolta di 668 milioni a febbraio, il secondo miglior mese di sempre, mentre la raccolta della società milanese si è attestata a 438 milioni, in aumento di 170 milioni rispetto a gennaio.
In flessione Azimut (-2,4%) nonostante gli ottimi risultati riportati nel quarto trimestre 2016, chiusosi con ricavi e utile netto in crescita rispettivamente del 29,3% a 206,7 milioni e del 30,5% a 51,4 milioni, superiori alle stime degli analisti.
Si segnalano infine le buone performance di Banca Intermobiliare di Investimento (+7,7%) e di DeA Capital (+5,7%). Quest’ultima risultati dell’esercizio 2016 ha evidenziato un nav in crescita a 2,03 euro.