Intel ha stretto un accordo per acquistare la società tecnologica israeliana Mobileye, che rappresenta circa il 70% del mercato globale dei sistemi anti collisione e di assistenza avanzata alla guida, al prezzo di 15,3 miliardi di dollari.
Tramite questa operazione, la maggiore di sempre per una società attiva esclusivamente nel settore della guida autonoma, il colosso statunitense dei chip si attende un effetto positivo immediato su eps e free cash flow.
La transazione dovrebbe chiudersi nei prossimi nove mesi, ma Intel e Mobileye stanno già collaborando con Bmw ad un progetto per realizzare nella seconda parte dell’anno 40 veicoli test a guida autonoma.
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L’accordo potrebbe ripercuotersi negativamente su Nvidia, principale competitor di lungo periodo di Mobileye, e sul gruppo italo-francese Stm, che da un decennio produce chip per la società israeliana, utilizzati da quest’ultima per i suoi sistemi di assistenza alla guida. Alla luce della transazione, nel lungo periodo, Mobileye potrebbe dunque affidare il compito a Intel, che diventerebbe il player dominante nei sistemi avanzati di guida assistita.
D’altra parte, alcuni esperti fanno notare che i chip di Intel hanno consumi troppo elevati per rimpiazzare i processori MIPS di Imagination Technologies concessi in licenza da Mobileye ed è improbabile che Intel sostituisca un’architettura già molto efficiente. Stm continuerebbe dunque a produrre chip per Mobileye fino al 2020.
Intorno alle 15:00 Mobileye, quotata alla borsa di New York dal 2014 con una capitalizzazione di 10,6 miliardi di dollari, guadagna circa il 30% mentre Intel cede l’1,4 per cento. A Milano Stm lascia sul campo l’1,5 per cento.