Apertura incerta per Unicredit, nella giornata in cui si riunirà il cda per approvare il bilancio della spa e consolidato. Le azioni della banca guidata da Jean Pierre Mustier, dopo avere aperto in leggera flessione, segnano alle 10:10 un incremento dello 0,56% a 14,38 euro. Un andamento positivo già evidenziato la settimana scorsa, archiviata con il rialzo di venerdì del 3,4 per cento.
In attesa dell’assemblea, in calendario per il 20 aprile e che sarà l’occasione per avere un quadro più preciso del nuovo assetto azionario emerso dall’aumento di capitale, Mustier sta elaborando il nuovo assetto delle governance che guiderà la banca dal 2018. Secondo le prime indicazioni le nuove regole prevederanno la possibilità di massimo tre rinnovi per la carica di consigliere. Una norma che garantirà un certo rinnovo ed esclude già alcuni partecipanti dalla possibilità di essere rinominati.
Il cda dovrebbe essere più snello, con il numero di board member che dovrebbe scendere da 17 a 15. Sarà inoltre previsto un solo vice-presidente e non più tre come finora. Una linea già data per assodata tant’è che lo storico vice-presidente Fabrizio Palenzona ha già rassegnato le dimissioni, mentre l’altro vice-presidente Luca Cordero di Montezemolo attenderà l’assemblea prima di prendere la propria decisione. In attesa dell’entrata in vigore delle nuove regole la carica di vp dovrebbe essere mantenuta solo da Vincenzo Calandra Buonaura, che è anche vicario.
Ma, in attesa di dettagli su nomi e quote dei nuovi azionisti di riferimento della banca di piazza Gae Aulenti, si può affermare che l’aumento di capitale ha incrementato il peso degli investitori istituzionali nella compagine sociale. Nella prossima tornata di nomine spetterà quindi a loro la proposta di gran parte dei nuovi consiglieri. Una situazione che probabilmente potrà creare un contesto favorevole per la concentrazione del management verso la realizzazione degli obiettivi del piano, con il supporto di un azionariato sintonizzato sul raggiungimento dei medesimi target.
