Ieri la multi-utility controllata al 51% dal Comune di Roma avrebbe dovuto presentare il Piano Industriale 2017-2021 insieme ai risultati 2016. Il Consiglio di Amministrazione di Acea ha però deciso di posticipare il business plan di qualche mese, in attesa del rinnovo del management da parte dell’Assemblea degli azionisti, convocata per il 27 aprile per l’approvazione dei conti 2016.
Non avendo ricevuto nessuna proposta di estensione del mandato da parte del Comune di Roma, azionista di controllo di Acea con il 51% del capitale, l’amministratore delegato Alberto Irace, nominato tre anni fa, ieri ha dichiarato che considera concluso il proprio mandato.
COMMENTO
Alla luce di queste dichiarazioni, sono aumentate le preoccupazioni del mercato riguardo all’aumento del rischio politico e al turnover del management, che potrebbero portare a un balzo della volatilità del titolo Acea. Varie le posizioni degli analisti:
- Banca IMI ha messo sotto revisione (“under review”) la propria raccomandazione e target price;
- downgrade sia da parte di Banca Akros, che ha tagliato il rating da “Accumulate” a “Reduce” e il prezzo obiettivo da 14 a 11,2 euro, sia da parte di MainFirst Bank, che ha abbassato la raccomandazione da “Outperform” a “Neutral” e il target price da 15 a 12 euro;
- Kepler Cheuvreux ha confermato il “Buy” alzando il prezzo obiettivo da 13 a 13,5 euro;
- Mediobanca, invece, dopo il downgrade dello scorso giugno dopo le elezioni comunali nella Capitale, ha confermato il giudizio “Neutral” e il target price pari a 16,5 euro.
Alle ore 10:30 della seduta odierna le azioni Acea stanno perdendo il 3,4%, collocandosi come peggior titolo del settore utility (-0,5%) e secondo peggiore del Ftse Italia Mid Cap (-0,3%).