Il gruppo pesarese ha chiuso il 2016 con una crescita dei principali aggregati economici superiore ai target, anticipando il raggiungimento degli obiettivi inizialmente previsti dalla società. In particolare l’incremento del fatturato ha consentito di accelerare sul piano di investimenti, soprattutto per quanto riguarda la forza lavoro, senza però intaccare la redditività del gruppo. Il tutto accompagnato da una forte generazione di cassa, che ha consentito di chiudere l’anno con una posizione finanziaria netta positiva per 4,9 milioni. Risultati apprezzati dal mercato, con il titolo giunto sui massimi storici oltre quota 24 euro guadagnando circa il 78% nell’ultimo anno.
Nello scorso esercizio i ricavi del gruppo hanno raggiunto il risultato record di 618,5 milioni, in aumento del 19,1% rispetto al 2015. A livello di area geografica, l’Europa occidentale, che pesa per circa il 45% del fatturato totale, ha registrato un incremento dei volumi del 34,9%, mentre l’Europa orientale (12,6% del giro d’affari totale) ha segnato un decremento del 12,2 per cento.
Positivo anche il contributo del nord America (18% dei ricavi totali), con volumi in crescita del 20%, e dell’area Asia Pacifico (21% dei ricavi totali), con un incremento dei volumi del 26 per cento.
Crescita a doppia cifra anche per l’Ebitda, che segna un +18,2% a 75,8 milioni mantenendo una marginalità superiore al 12%, nonostante l’incremento del 19% del costo del personale. In netto miglioramento anche l’Ebit adjusted, che registra un balzo del 28,4% a 56,3 milioni con un ros del 9,1 per cento.
L’esercizio si è chiuso con un balzo dell’utile netto di circa il 40% a 29,5 milioni, anche grazie a minori oneri finanziari passati da 5,3 milioni nel 2015 a 2,7 milioni.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 4,9 milioni, in miglioramento di 4,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2015, con un free cash flow di 14,6 milioni che beneficia dell’aumento della marginalità e della continua attenzione alle dinamiche del capitale circolante netto.
Nel 2016 Biesse ha nettamente sovra-performato le indicazioni dei propri settori di riferimento sia per quanto riguarda l’andamento dell’orders intake che per quanto concerne la crescita del portafoglio ordini. L’entrata ordini complessiva per il gruppo (solo macchine) nel 2016 è stata superiore del 11% rispetto al 2015, mentre il portafoglio ordini si è attestato a oltre 164 milioni (+16% rispetto al 2015).
Risultati che hanno sostenuto l’andamento delle azioni del gruppo, con il titolo giunto sui massimi storici oltre quota 24 euro dopo aver guadagnato nell’ultimo anno oltre il 78%, sovraperformando il Ftse Italia Star di circa il 50 per cento.
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