Si apre la partita per il rinnovo del cda di Bper, che avverrà durante l’assemblea del prossimo 8 aprile. Un appuntamento che probabilmente vedrà i fondi giocare un ruolo importante con la proposta di una loro lista, presentata nella giornata di ieri, per entrare attivamente nella governance del gruppo.
Ad aprile infatti scadranno numerosi mandati di consiglieri, 7 su 18 totali, che quindi lasceranno i loro posti disponibili per i nuovi amministratori.
Per questo motivo i vertici di Bper starebbero monitorando da vicino la situazione anche se, secondo il nuovo statuto, i fondi potrebbero ottenere da una a tre poltrone (sulle 18 totali), che sono quelle spettanti alla lista di minoranza.
A richiamare l’attenzione degli attuali vertici dell’istituto ci sarebbe anche la recente esperienza di Ubi, nella quale la lista presentata dagli investitori istituzionali riuscì ad aggiudicarsi la maggioranza battendo quella proposta dai soci storici.
Tuttavia, l’attuale maggioranza di Bper, che dovrebbe poter contare sul 17% dei voti, non ha intenzione di farsi cogliere impreparata. Cosa che non dovrebbe accadere visto che potranno godere anche del supporto di un altro 4,64% derivante dalla nascita di un patto di soci storici, circa 63.