Le borse europee si mantengono in lieve area negativa, in un clima che si conferma di attesa per la decisione di domani sui tassi di interesse da parte della Fed. Intorno alle 11:50, il Ftse Mib viaggia in calo dello 0,4%, insieme all’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e il Dax di Francoforte (-0,1%), mentre il Ftse 100 di Londra (+0,2%) scambia poco sopra la parità anche grazie al ribasso della sterlina.
Sul fronte macro, la rilevazione Zew del sentimento sull’economia tedesca di marzo aumenta meno del previsto a 12,8 punti (13 punti il consensus) rispetto ai 10,4 punti di febbraio. Inferiore alle attese anche l’indice delle condizioni economiche in Germania, sempre di marzo, che si attesta a 77,3 punti contro i 78 punti stimati dagli analisti.
In netto miglioramento, invece, il sentimento di fiducia della zona euro, salito a 25,6 punti rispetto ai 17,1 punti di febbraio e ai 19,3 punti del consensus. Sempre per quanto riguarda l’Eurozona, infine, la produzione industriale di gennaio segna un +0,9% su base mensile rispetto al +1,3% atteso, facendo comunque meglio del -1,2% del mese precedente (rivisto al rialzo da -1,6%).
Intanto l’EUR/USD ritraccia dai massimi di un mese oltre quota 1,07, viaggiando a 1,064 in un mercato che attende la decisione di domani della Fed sui tassi di interesse. In rialzo l’USD/JPY nuovamente oltre la soglia dei 115, mentre si indebolisce la sterlina dopo l’autorizzazione del parlamento britannico all’applicazione dell’articolo 50 per dare inizio alla Brexit.
L’EUR/USD risale a 0,877 mentre il GBP/USD scivola a 1,213, risentendo anche della possibilità di un referendum per l’indipendenza della Scozia.
Sull’obbligazionario, il rendimento del Btp arretra leggermente dai massimi di novembre 2014 toccati in mattinata al 2,41%, attestandosi ora al 2,38% separato da uno spread con il Bund in area 190 punti base.
Tornando a Piazza Affari, ancora deboli i bancari e in particolare UBI (-1,6%) e BPER (-1,7%), con quest’ultima pronta a rinnovare il proprio cda nell’assemblea del prossimo 8 aprile. Un appuntamento che probabilmente vedrà i fondi giocare un ruolo importante con la proposta di una loro lista, presentata nella giornata di ieri, per entrare attivamente nella governance del gruppo.
Nel settore dell’auto bene BREMBO (+0,4%) che viaggia sui massimi storici con un picco intraday a 66,75 euro. Debole invece FCA (-0,3%) dopo la buona performance di ieri, in attesa della possibile revisione sulle regole in tema emissioni da parte del presidente Usa Donald Trump.
Tra le utilities bene A2A (+0,6%), mentre arretra SNAM (-1%) che ha annunciato il lancio di un prestito obbligazionario equity linked per 400 milioni.
In calo POSTE ITALIANE (-1,1%) sui timori di un imminente cambio al vertice e in attesa dei risultati 2016 che verranno pubblicati domani.
Fuori dal paniere principale, in forte rialzo IL SOLE 24 ORE (+12,6%) dopo che ieri il cda ha affidato la direzione del quotidiano ad interim a Guido Gentili, mentre rimane il nodo dell’aumento di capitale.