A 15 minuti dall’apertura delle contrattazioni i futures sui principali indici continentali scambiano in frazionale rialzo, preannunciando un avvio lievemente positivo per le borse europee.
Anche nella seduta odierna dovrebbe comunque prevalere la cautela sui mercati in attesa della riunione della Federal Reserve, che comincerà oggi per concludersi domani con la decisione sui tassi e il discorso di Janet Yellen. Praticamente scontato un aumento del costo del denaro pari a 25 punti base, gli operatori attendono indicazioni dal presidente della banca centrale sulla quantità e il tempismo dei prossimi interventi di politica monetaria nel corso del 2017.
Nel frattempo la prudenza ha caratterizzato anche la seduta di ieri di Wall Street, con indici in leggero guadagno ad eccezione del Dow Jones (-0,1%) e il Vix nuovamente sotto i dodici punti. Stagnanti anche le principali Piazze asiatiche in mattinata, mentre fra i mercati secondari si sono registrate variazioni più considerevoli.
Sul fronte macro le vendite al dettaglio cinesi dello scorso mese hanno realizzato una crescita del 9,6% su base annua, rispetto al 10,5% previsto, facendo però registrare il più debole incremento nel mese di febbraio dal 2002.
In Germania i dati definitivi sui prezzi al consumo di febbraio hanno confermato le stime preliminari, crescendo dello 0,6% su base mensile e del 2,2% rispetto al pari periodo del 2016. Attesi in giornata gli indicatori sulla produzione industriale dell’Eurozona e gli indici Zew tedeschi. Negli Stati Uniti, infine, saranno resi noti i prezzi alla produzione di febbraio.
Nel frattempo, dalla Gran Bretagna, è giunto il via libera definitivo da entrambe le Camere per l’avvio dell’iter della Brexit. Ora manca solo il consenso della Regina Elisabetta, dopodiché il premier Theresa May attiverà (entro fine marzo) l’articolo 50 del Trattato di Lisbona e inizierà i negoziati con Bruxelles.
Ieri il primo ministro scozzese, Nicola Sturgeon, ha annunciato che tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 la Scozia dovrebbe istituire un referendum per separarsi dal Regno Unito prima che quest’ultimo esca definitivamente dall’Unione Europea.
Si ricorda, infine, che domani sono in programma anche le elezioni politiche in Olanda, con possibili ripercussioni sulla stabilità della zona euro in caso di verdetto positivo per il partito anti Ue di Geert Wilders.
A piazza Affari occhi puntati sui bancari dopo la seduta incolore di ieri e in particolare su UNICREDIT, che ieri ha approvato i risultati definitivi del 2016.
Nell’automotive attenzione su FCA, tra le più toniche nella seduta precedente in attesa dell’appuntamento di mercoledì tra le case automobilistiche e il presidente Usa Donald Trump, il quale potrebbe annunciare una revisione delle norme sulle emissioni. Proseguono inoltre le indiscrezioni su possibili operazioni di M&A per il gruppo guidato da Sergio Marchionne, con alcune ipotesi di alleanza con Renault.
Per quanto riguarda la moda sono attesi oggi a mercati chiusi i risultati di FERRAGAMO.
Fuori dal listino principale, focus su ASTM e SIAS dopo i risultati diffusi ieri a mercati chiusi. Previsti oggi i conti di ASTALDI, MARR e TOD’S.