Azimut vuole crescere nel prossimo futuro e raggiungere l’obiettivo di un utile di 300 milioni e 50 miliardi di asset gestiti nel 2019. Per fare ciò, la società del risparmio gestito ha intenzione di svilupparsi sia organicamente sia attraverso piccole acquisizioni.
A spiegare la strategia del gruppo milanese è stato lo stesso Ceo, Sergio Albarelli, in un’intervista a Bloomberg affermando che, nonostante l’obiettivo sia ambizioso, la società milanese ha tutte le carte in regola per potercela fare grazie alle performance migliori rispetto ai competitor e a un incremento dell’efficienza nei costi che consentirà generare risorse tramite crescita interna.
Lo sviluppo organico sarà anche aiutato, secondo il top manager, dall’incremento dei profitti provenienti dall’estero oltreché dagli effetti positivi derivanti dagli investimenti effettuati nella tecnologia che porteranno i loro benefici già da quest’anno.
Riguardo alla possibilità di crescita esterna Albarelli ha confermato che Azimut potrebbe acquistare una società di asset manager europea che abbia un portafoglio di asset sui cinque miliardi in modo da raggiungere l’obiettivo fissato per il 2019 dal manager di 50 miliardi di fondi gestiti. Anche se questo obiettivo potrebbe essere rivisto al rialzo, qualora i tempi dello sviluppo fossero più rapidi del previsto.
Il top manager ha infine toccato il tema del metodo di calcolo delle commissioni affermando che Azimut continuerà ad utilizzare quella attuale a meno che non cambi la normativa. In quel caso gli effetti negativi saranno controbilanciati dall’incremento delle commissioni di gestione.