Il gruppo Sesa, operatore di riferimento in Italia nel settore delle soluzioni di Information Technology (IT) a valore aggiunto per il segmento business, ha presentato i conti relativi ai primi 9 mesi dell’esercizio 2016-2017.
Al 31 gennaio 2017 il gruppo di Empoli ha realizzato ricavi per 937,7 milioni, in aumento del 4,6% su base annua, grazie alla performance positiva di entrambe le principali aree di business, VAD e VAR.
Il settore VAD, che comprende le attività relative alla distribuzione a valore aggiunto, mostra una crescita del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2016, grazie all’ampliamento del portafoglio delle brand distribuite e delle soluzioni finanziarie a supporto dei partner di canale.
I ricavi della divisione VAR si sono incrementati del 9,6% su base tendenziale, beneficiando dello sviluppo dei ricavi da servizi, principalmente nel settore dell’ERP & Verticals, della Digital Transformation e dei Managed Services, e dell’apporto delle società recentemente incluse nel perimetro di consolidamento (Apra, BMS, Sailing, Var Prime e Yarix), che nel periodo di riferimento hanno apportato un contributo di circa 11 milioni.
Il margine operativo lordo si è attestato a 42 milioni (+7,1% a/a), di cui 9,4 milioni provenienti dal settore VAR, il quale ha registrato una crescita del 63,2% su base annua. In lieve miglioramento anche l’Ebitda margin, che raggiunge il 4,5 per cento.
Più contenuta la crescita dell’Ebit, salito del 4,5% a 33,6 milioni. Il reddito operativo sconta l’effetto di ammortamenti per 4,9 milioni, in aumento rispetto ai 3,5 milioni del pari periodo dell’esercizio precedente. Tale incremento è determinato per 1,3 milioni da investimenti in tecnologia e software per lo sviluppo computazionale del Data Center proprietario e spese sostenute per il completamento della rete di Cash & Carry, e per 0,1 milioni da altre attività immateriali (know how tecnologico e lista clienti).
La gestione finanziaria ha comportato oneri netti pari a 3 milioni, in diminuzione del 17,8% rispetto al periodo di confronto, grazie alla riduzione dei costi connessi alle operazioni di factoring e a minori interessi passivi generati da un livello medio di indebitamento più contenuto.
I 9 mesi si sono chiusi con un utile netto di pertinenza del gruppo pari a 19 milioni, in crescita del 6,2% rispetto ai 17,9 milioni del periodo di confronto.
Al 31 gennaio 2017 il gruppo ha riportato un indebitamento finanziario netto di 28,7 milioni, a fronte dei 41,8 milioni di cassa del 30 aprile 2016, riflettendo principalmente la stagionalità del business che è caratterizzato da un maggiore assorbimento di capitale circolante netto al 31 gennaio rispetto al 30 aprile di ciascun anno.