[FLASH] Il CdA della società marchigiana ha approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2016 chiuso con ricavi consolidati per 1,004 miliardi (già comunicati a gennaio), in calo del 3,2% rispetto all’anno precedente, ma con un quarto trimestre che evidenzia una ripresa.
Nella gestione in esame la marginalità è risultata leggermente superiore alle attese del consensus, con l’Ebitda del gruppo che ammonta a 180,9 milioni (-10,7%) e l’Ebit che passa da 148,6 a 128,4 milioni (-13,6%). Ros al 12,8% in diminuzione di 150 punti base.
L’utile netto finale riduce la flessione al 6,9% attestandosi a 86,3 milioni, grazie anche ai benefici fiscali derivanti dall’applicazione del cosiddetto “Patent Box”.
Nell’esercizio 2016, gli investimenti in capitale fisso, al netto del prezzo pagato per l’acquisto del marchio Roger Vivier (pari a 415 milioni), ammontano a 34,9 milioni, rispetto ai 47,9 milioni del 2015. Tali risorse sono state destinate in maggioranza all’espansione ed al rinnovamento della rete dei Dos.
La posizione finanziaria al 31 dicembre scorso presenta un indebitamento netto di 35,4 milioni. Significativo l’impatto dell’operazione di acquisizione del marchio Roger Vivier; al netto della stessa, la posizione finanziaria netta sarebbe positiva e superiore a quella di dicembre 2015.
Il Board proporrà la distribuzione di un dividendo unitario pari a 1,70 euro (in diminuzione rispetto ai 2 euro pagati sul 2015), con un payout sull’utile netto del 64,8 per cento.
(seguirà approfondimento)