Banca Ifis – Margine d’intermediazione a 97,3 mln nel 4Q 2016

Il cda di Banca Ifis ha comunicato i risultati del quarto trimestre 2016 che presentano un utile netto record di 621,7 milioni rispetto ai 13,2 milioni dello stesso periodo del 2015. Il margine d’intermediazione si attesta a 97,3 milioni (+27,7% a/a) a seguito del balzo del margine d’interesse che si è portato a 78,5 milioni rispetto ai 45,3 milioni del quarto trimestre 2015. Il risultato del periodo recepisce il contributo della gestione caratteristica di Interbanca, acquisita nel novembre 2016, pari a circa 623 milioni.

Nel quarto trimestre 2016 l’istituto veneto ha riportato un margine d’intermediazione di 97,3 milioni, in aumento del 27,7% rispetto al pari periodo 2015.

Il risultato deriva dal miglioramento del margine d’interesse attestatosi a 78,5 milioni (+73,3% a/a) che bilancia il calo delle commissioni nette (-92,8% a 1,1 milioni) imputabile a commissioni passive per 12,5 milioni relative alle cartolarizzazione di factoring, leasing e lending sottoscritte a dicembre.

Raddoppiano i costi del personale dai 12,3 milioni del quarto trimestre 2015 ai 24 milioni del 2016, principalmente per l’acquisizione di Interbanca.

La voce “altri costi/proventi operativi” del trimestre si attesta a 562 milioni (negativa per 35 milioni nel 4Q 2015), ed include 623,6 milioni dalla gestione caratteristica generati dalla neo acquisita Interbanca.

Tali dinamiche hanno portato il risultato lordo di gestione a 635,5 milioni, dai 28,9 milioni del pari periodo 2015.

Raddoppiano le rettifiche su crediti passando a 15,8 milioni nel quarto trimestre 2016 dai 6,8 milioni del corrispondente dell’esercizio precedente.

Il conto economico si chiude con un risultato netto balzato a 621,7 milioni, tuttavia non confrontabile con il dato 2015 per le già citate dinamiche. Al netto di tali effetti l’utile si attesterebbe a 23,5 milioni, comunque quasi raddoppiato rispetto ai 13,2 milioni del periodo di confronto.

All’assemblea dei soci, convocata per il prossimo 21 aprile, verrà proposta la distribuzione di un dividendo di 82 centesimi, in crescita rispetto ai 76 centesimi pagati sul bilancio 2015. Lo stacco cedola è stato fissato per il 2 maggio con record date il 3 maggio e messa in pagamento il giorno successivo.