Nel 2016 il gruppo ha risentito della contrazione della domanda sia nel settore dei conduttori che in quello del cavo, che ha provocato una riduzione dei volumi di vendita. I ricavi infatti sono diminuiti del 15,4% a 260 milioni e, a seguire, l’Ebitda è sceso del 13% a 7,2 milioni. L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 0,1 milioni rispetto ai 3 milioni del 2015. Migliora invece l’indebitamento finanziario netto, in calo di circa 10 milioni a 36,3 milioni.
Il CdA di Irce ha approvato ieri i risultati relativi al 2016, esercizio in cui il gruppo ha risentito del calo della domanda del mercato, sia nel settore dei conduttori che in quello del cavo, con una conseguente pressione sui margini.
Nel 2016 il gruppo ha realizzato ricavi per 259,9 milioni, in calo su base annua del 15,4% anche a seguito della riduzione del prezzo del rame, con una quotazione media del rame LME inferiore dell’11% rispetto a quella media del 2015.
La contrazione dei volumi ha provocato una flessione dell’Ebitda del 13% a 7,2 milioni, con un’incidenza sui ricavi stabile al 2,4 per cento. L’Ebit, invece, è risultato negativo per 0,7 milioni, rispetto a un importo positivo per 0,7 milioni nel 2015.
L’esercizio si chiude con un risultato netto a break even rispetto all’utile di 3 milioni del 2015, dopo una diminuzione dei proventi finanziari netti di 3,2 milioni e un carico fiscale che ha assorbito 0,7 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto ammonta a 36,3 milioni, in calo rispetto ai 46,2 milioni al 31 dicembre 2015 grazie al flusso di cassa operativo e aella variazione del capitale circolante.
Il Cda ha deliberato di proporre all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,03 euro per azione, il linea con l’anno precedente, con data di stacco il 22 maggio 2017, record date il 23 maggio 2017 e payment date il giorno 24 maggio 2017.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, la tendenza nei primi mesi dell’anno mostra un visibile miglioramento, con l’obiettivo del gruppo che rimane orientato alla riduzione dei costi di produzione al fine di un recupero di redditività.
Intorno alle 15:00 il titolo a Piazza Affari segna un -2,4%, sottoperformando il Ftse Italia Star che segna un rialzo dell’1 per cento.