Prosegue all’insegna degli acquisti la mattinata delle borse europee, all’indomani del rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed e scongiurato il rischio di un’imposizione del partito populista in Olanda.
Intorno alle 11:50 Milano accelera e stacca gli altri listini continentali, con il Ftse Mib che segna un +2,1% oltre quota 20 mila punti sostenuto soprattutto dai bancari. In rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+1,7%), il Dax di Francoforte (+1%), il Ftse 100 di Londra (+0,9%) e il Cac 40 di Parigi (+0,9%).
Sul fronte macro, l’inflazione a febbraio dell’Eurozona ha confermato le stime preliminari del 2%, in linea al target della Bce, rafforzando la posizione di chi a Francoforte spinge per un progressivo atteggiamento meno accomodante.
Intanto l’euro si è riportato a 1,072 nei confronti del dollaro in seguito al risultato delle elezioni olandesi. Gli operatori ritengono che la sconfitta del partito anti-europeista di Geert Wilders possa essere di buon auspicio per il prossimo appuntamento delle presidenziali francesi, dato che un’eventuale vittoria del candidato del Front National Marine Le Pen potrebbe mettere a serio rischio la stabilità dell’Unione.
Il biglietto verde arretra anche nei confronti dello yen (USD/JPY a 113,4) dopo che ieri la Fed ha evitato di lanciare segnali troppo restrittivi, confermando l’intenzione di procedere nel 2017 con altri due interventi e non tre come ipotizzato dai mercati.
In lieve calo, infine, la sterlina (GBP/USD a 1,227 e EUR/GBP a 0,874) in attesa della riunione della Bank of England, dalla quale non sono attese sorprese significative.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 186 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,31 per cento.
Tornando a Piazza Affari, prevalenza di segni verdi sul Ftse Mib con i bancari in grande spolvero. Bene in particolare BPER (+4,1%), BANCO BPM (+3,6%), INTESA (+1,9%) e UNICREDIT (+3,3%).
Il numero uno dell’istituto di Piazza Gae Aulenti Jean Pierre Mustier ha acquistato 140 mila azioni della banca con un investimento di circa 2 milioni, comprando anche bond perpetui AT1 per circa 2,16 milioni. Un investimento complessivo che supera i 4 milioni, il doppio rispetto a quanto il manager aveva promesso per dimostrare il proprio coinvolgimento diretto nel creare valore per gli azionisti nel lungo periodo.
Forti acquisti anche su GENERALI (+3,6%) dopo i buoni risultati 2016 e l’aumento dell’11,1% della cedola a 0,8 euro per azione. Premiata dai conti anche POSTE ITALIANE (+1,4%), con il cda che ha approvato la proposta di bilancio 2016 ieri a mercati chiusi.
In rialzo FCA (+2%), in scia ai buoni dati sulle immatricolazioni di febbraio nel mercato europeo, e i petroliferi con ENI (+2,5%), SAIPEM (+2,2%) e TENARIS (+2,7%) in scia al recupero del greggio.