Poste Italiane ha comunicato i risultati dell’esercizio 2016, nel quale ha registrato un utile netto pari a 622 milioni, in rialzo rispetto al 2015 del 12,7 per cento. Una dinamica che beneficia della crescita dei ricavi (+7,7% a/a) spinti soprattutto all’aumento del comparto dei servizi assicurativi e del risparmio gestito, cresciuto del 9,3 per cento.
Nel 2016 il gruppo ha totalizzato ricavi pari a 33,1 miliardi, in aumento del 7,7% rispetto all’anno precedente. In particolare, gli introiti del comparto servizi assicurativi si sono attestati a circa 19,9 miliardi, segnando un rialzo del 9,3% rispetto al periodo di confronto. Positivo anche il contributo dei servizi finanziari, che ha consuntivato ricavi per 4,4 miliardi in aumento del 20,9% a/a. Diversamente gli introiti dei servizi postali e commerciali si sono ridotti dello 0,9% fermandosi a 8,8 miliardi.
In dettaglio, per i servizi assicurativi e risparmio gestito, che insieme riportano ricavi per 23,8 miliardi, si segnala il contributo di Poste Vita, che ha registrato un aumento dei premi assicurativi vita incassati a 19,8 miliardi rispetto ai 18,1 del 2015. Cresce anche il risultato operativo, che sale del 24,7% a 636 milioni.
Dal lato dei servizi finanziari, i ricavi segnano un aumento del 20,9% a 4,4 miliardi, recependo anche il provento non ricorrente di 121 milioni derivante dalla cessione della partecipazione in Visa Europe.
Nel settore servizi postali e commerciali si sono registrati 3,8 miliardi di introiti da terzi per i servizi postali di corrispondenza, in calo dell’1,5% per la riduzione dei volumi dei prodotti postali.
La crescita dei ricavi si riflette sull’ebit, che segna un aumento del 18,3% a 1.041 milioni, con il relativo margine che migliora al 3,1% dal 2,9% di fine 2015.
L’utile netto si fissa a 622 milioni, in progresso del 12,7% rispetto al 2015 grazie anche alla sopracitata dinamica dei ricavi combinata alla riduzione dei costi operativi.
Il cda ha proposto all’assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo di 0,39 euro per azione in crescita del 15% rispetto a quello distribuito nel 2016, confermando la politica di pay-out definita dalla società, che si prefigge di distribuire almeno l’80% dell’utile di esercizio.
Per quanto riguarda le masse gestite/amministrate, a fine dicembre 2016, si sono attestate a 493 miliardi, in aumento del 3,7% rispetto al 31 dicembre 2015. In particolare la voce è composta per circa il 41% da titoli obbligazionari, per il 25% da fondi e riserve tecniche, per il 24% da libri di risparmio postale e per il 10% da conti correnti.
Il gruppo presenta una grande solidità patrimoniale confermata da un Cet1 ratio pari al 16%, quasi il doppio rispetto al minimo richiesto dalle Autorità.