Il CdA di Zignago Vetro approva il bilancio 2016 che chiude con giro d’affari pari a 323 milioni (+1,4%). Più deciso lo sviluppo sia dell’Ebitda, a circa 81 milioni (+7,8%), sia l’Ebit a 47,4 milioni (+12,8%). L’utile netto cifra in 31,2 milioni (+7,4%). Aumenta l’indebitamento finanziario netto a 156,4 milioni dai 129 milioni di fine 2015, a fronte di un patrimonio netto pari a 155,5 milioni (145,6 milioni nel 2015).
Il CdA Zignago Vetro, attiva nella produzione di contenitori per i settori dell’alimentare e della cosmetica, ha approvato i risultati 2016 che evidenziano una crescita dei ricavi consolidati seguita dal un progresso della marginalità operativa e finale.
Nel corso del 2016 nel mercato italiano ed europeo dei contenitori in vetro per bevande e alimenti è proseguito il trend positivo della domanda. Positivo anche l’andamento dei mercati internazionali della profumeria, con un andamento differenziato nelle diverse aree geografiche.
In questo contesto, il gruppo ha chiuso il 2016 con ricavi aumentati dell’1,4% a circa 323 milioni, sostenuto dallo sviluppo dalle vendite sul mercato domestico (+3,2% a 192,4 milioni), mentre le esportazioni sono diminuite dell’1,4% a 124,3 milioni.
L’Ebitda si porta a circa 81 milioni, evidenziando un aumento del 7,8%, con una marginalità salita al 25,1% (23,6% nel 2015), anche in presenza della minore incidenza dei costi di approvvigionamento di beni e servizi, diminuiti in valore assoluto del 2% a 176 milioni.
Crescita a doppia cifra per l’Ebit a 47,4 milioni (+12,8%), dopo ammortamenti per 33,2 milioni (+3,6%) e accantonamenti diminuiti da 1 milione a 0,3 milioni. Ne deriva un Ros salito al 14,7% dal 13,2% di fine 2015.
I conti recepiscono poi i minori oneri finanziari netti (- 12% a 3,5 milioni) e proventi non ricorrenti diminuiti dai 3,6 milioni del 2015 ai 0,9 milioni del periodo in esame.
Tutto ciò conduce ad un utile netto di 31,2 milioni in aumento del 7,4% rispetto a fine 2015.
Sul fronte patrimoniale Il gruppo a fine 2016 presenta un indebitamento finanziario netto salito a 156,4 milioni, rispetto ai 129 milioni di fine 2015.
Nell’anno il gruppo ha sostenuto investimenti tecnici per 77,2 milioni (50,6 milioni nel 2015), mentre il flusso di cassa netto generato dalle attività operative è di oltre 52 milioni.
Il CdA delibera di proporre ai soci la distribuzione di un dividendo unitario di 0,252 euro (0,235 euro nel 2016), in pagamento dal 10 maggio 2017, per complessivi 21,8 milioni (20,3 milioni nel 2016), con un payout pari al 70% dell’utile netto consolidato.
Il management ritiene che nel 2017 la domanda nei vari settori in cui opera il gruppo possa mantenersi nel complesso su buoni livelli.