Il cda di Nova Re ha approvato i conti relativi al 2016, un esercizio che ha rappresentato un periodo di transizione verso la riconversione dell’attività. I ricavi lordi sono stati pari a 20mila euro, riferiti in massima parte a rifatturazioni di spese e a riaddebiti di costi inerenti un contenzioso oggi chiuso. Dato non confrontabile con i 4 milioni riportati nel 2015, derivanti dalla cessione dell’intero portafoglio immobiliare avvenuta a dicembre 2014.
I costi sostenuti, pari a 0,74 milioni (0,67 milioni nel 2015), si riferiscono prevalentemente ai compensi deliberati in favore del cda, ai costi per prestazioni di servizi legali e amministrativi, a quelli per aree attrezzate e agli oneri societari generali.
Suddette dinamiche portano a una perdita netta di 0,72 milioni (-0,66 milioni nel 2015).
Il patrimonio netto a fine 2016 risulta pari a 0,26 milioni, inclusivo di un versamento in conto capitale di 0,7 milioni effettuato dal socio Saites. La posizione finanziaria netta risulta positiva per 0,15 milioni.
Si ricorda che a giugno 2016 è stato approvato il piano industriale 2017/19, che prevede un aumento di capitale fino a un massimo di 400 milioni, da effettuarsi nell’arco di quattro anni, sia per cassa che per natura, finalizzato all’acquisizione di asset da includersi nel portafoglio immobiliare. (leggi Nova Re – Al via la ricapitalizzazione da 400 mln)