La banca di piazza Gae Aulenti ha varato dal mese di marzo la trasformazione della rete commerciale che sarà divisa in 7 macroaree, che riporteranno ai due responsabili della divisione commerciale. Un primo passo concreto verso la realizzazione della strategia indicata nel piano 2016-19.
Al via la trasformazione dell’organizzazione della rete commerciale di Unicredit, propedeutica al raggiungimento degli obiettivi del piano strategico 2016-19. Il nuovo modello territoriale, operativo da marzo, prevede che la rete di sportelli in Italia sia divisa in sette regioni guidate da un singolo responsabile, una semplificazione per rendere i processi decisionali più snelli e guadagnare efficienza.
I sette direttori regionali riporteranno ai due co-head del commercial banking Italy Andrea Casini e Giovanni Ronca. Con i direttori regionali collaboreranno i rispettivi responsabili retail che guideranno 140 aree commerciali a cui faranno capo le filiali (2.400 al termine del piano nel 2019) e 140 business center e a loro faranno riferimento i responsabili corporate che saranno sei e sovraintenderanno 70 aree commerciali distribuite su tutto il territorio nazionale, delle quali 51 servono la clientela top e middle corporate (fatturati fino a 350 milioni di euro), 5 la clientela large corporate (fatturati sopra i 350 milioni), 7 il public sector e 7 il real estate.
La nuova struttura avrà un’impostazione a matrice poiché i sette responsabili territoriali riporteranno al numero uno per l’Italia del private banking Salvatore Pisconti, per quanto riguarda il segmento della clientela con grandi patrimoni. In parallelo è stata creata Cordusio Sim dedicata ai clienti ‘ultra high net worth individual’.
“Dopo aver concluso con successo un aumento di capitale che ci consente di guardare al futuro con rinnovato ottimismo” ha spiegato in una nota Gianni Franco Papa, direttore generale di Unicredit , “ora è il momento di focalizzarci maggiormente sul business con una struttura organizzativa più semplice e una nuova squadra di manager. L’Italia è un mercato strategico per Unicredit, che, complessivamente, genera il 48% dei ricavi del gruppo. Ora l’obiettivo che abbiamo è quello di essere ancora più focalizzati sui clienti e più vicini ai territori e alle comunità locali”.
La trasformazione del modello operativo per massimizzare il valore della banca commerciale è uno dei pilastri della strategia di Unicredit. Un piano che prevede investimenti in digitalizzazione e la semplificazione dei prodotti, per arrivare a dedicare maggiori risorse a soluzioni e nuove proposte per clienti, in particolare quelli affluent, e al contempo risparmiare tempo e costi per le funzioni standard. Un processo che, nelle stime del management, porterà a risparmi di costi in Italia pari a 650 milioni per il 2019. Minori spese legate soprattutto alla selezionata chiusura di sportelli (883 filiali) e alle conseguenti riduzioni del personale, già concordate con i sindacati (-21% Fte).
“La nuova squadra (italiana) del gruppo è fortemente determinata alla realizzazione del Piano Transform 2019” ha confermato Andrea Casini, Co-Head del Commercial Banking Italy di Unicredit, “La strategia che ci siamo dati consiste nel decentrare il maggior numero possibile di deleghe offrendo così ai colleghi l’autonomia decisionale necessaria per svolgere nel modo migliore il loro lavoro nelle filiali. Inoltre, è nostro preciso impegno guidare sempre di più la trasformazione digitale della banca: le transazioni dell’operatività di base effettuate su canali alternativi oggi sono già all’88% del totale e nella fase di sviluppo dovranno raggiungere almeno il 95 per cento. Inoltre, prevediamo anche di arrivare quasi a triplicare la vendita di prodotti tramite i canali online”.
I sette responsabili regionali saranno: Stefano Gallo (Nord Ovest), Giovanni Solaroli (Lombardia), Sebastiano Musso (Nord Est), Andrea Burchi (Centro Nord), Giovanni Forestiero (Centro), Elena Goitini (Sud) e Salvatore Malandrino (Sicilia).
“Ci muoveremo su tre linee prioritarie – ha concluso Giovanni Ronca, Co-Head del commercial banking Italy di Unicredit – consolidare la leadership nell’asset gathering, con un maggior focus sulle attività di consulenza a distanza; riaffermare la leadership nel settore dei prestiti personali, sfruttando il potenziale di clienti “pre-deliberati” e puntando sempre di più al credito ‘in tempo reale’ su tutti i canali”.
Nella seduta di oggi le azioni della banca di piazza Gae Aulenti segnano alle 12:15 un incremento dello 0,41% al prezzo di 14,66 euro, in linea con l’indica del settore.


























