Il gestore dell’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna archivia il 2016 con ricavi aumentati del 10,5% su base annua a 83,6 milioni grazie al trend positivo registrato sia dai servizi aeronautici (diritti aeroportuali corrisposti da parte di passeggeri, compagnie aeree e operatori aeroportuali), che dai quelli non aeronautici.
I primi in progresso dell’11,5% si portano a 48,2 milioni, per l’incremento del traffico e delle nuove tariffe in vigore dal 1° gennaio 2016. Nel periodo in esame i passeggeri transitati presso l’Aeroporto sono aumentati a 7,7 milioni, il cui incremento dell’11,5% è stato guidato da un solido e diversificato mix di compagnie aeree tradizionali e low cost.
Si è confermata inoltre la vocazione internazionale dell’Aeroporto, con il 75% del traffico rappresentato da passeggeri internazionali, incidenza in linea con l’esercizio precedente.
I ricavi per servizi non aeronautici, pari a 35,4 milioni, registrano una crescita del 9,1% grazie al positivo andamento di tutte le sue componenti, in particolare la gestione parcheggi, subconcessioni retail, servizi ai passeggeri e la gestione delle aree immobiliari.
L’Ebitda sale a 28,2 milioni (+18,1%) con un’incidenza sui ricavi salita di 2,2 punti al 33,7 per cento. Una dinamica che si è riflessa anche a livello di Ebit, aumentato del 21,5% a 17,3 milioni, e sul Ros, migliorato di 1,9 punti percentuali al 20,7 per cento.
Il conto economico si chiude con un utile netto di competenza dei soci balzato del 62,6% a 11,3 milioni, rispetto ai 7 milioni del 2015, su cui avevano pesato però oneri non ricorrenti per 2,6 milioni legati al processo di quotazione in Borsa.
Sul fronte patrimoniale, la posizione finanziaria netta è positiva per 8,5 milioni, in contrazione di 6,1 milioni rispetto a fine 2015. Una dinamica che risente in particolare del pagamento delle prime due tranches dello strumento finanziario partecipativo in Marconi Express per 7 milioni, del’acquisto di obbligazioni ed altri strumenti finanziari per 24,2 milioni, nonché del pagamento dei dividendi sul risultato 2015 per 6,1 milioni.
L’ammontare complessivo degli investimenti realizzati al 31 dicembre 2016 è pari a 10,7 milioni, di cui 5,6 milioni per investimenti legati all’esecuzione del Masterplan, e quindi principalmente alle infrastrutture, ed il rimanente per investimenti destinati all’operatività aeroportuale.
Il Cda ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,277 euro azione (0,17 euro per azione quello corrisposto a valere sul risultato 2015), con un payout pari al 95% dell’utile realizzato dalla sola capogruppo. Il dividendo sarà in pagamento dal 4 maggio 2017.
Commento
Le previsioni del management sul traffico aereo in assenza di gravi instabilità geopolitiche attualmente imprevedibili indicano per i prossimi mesi uno sviluppo equilibrato intorno al 3-3,5% all’anno, in linea con i tassi di crescita del mercato italiano ed europeo.
In assenza di particolari criticità per il traffico l’attenzione nei prossimi 18-24 mesi sarà focalizzata sullo sviluppo del piano investimenti per offrire un’infrastruttura adeguata ai passeggeri.
La sfida per l’Aeroporto di Bologna sarà quindi quella di gestire il traffico in crescita e mantenere o addirittura migliorare leggermente la qualità del servizio a parità di infrastrutture, lavorando sui processi e sulla facilitazione del cliente passeggero.
La costante crescita della società è riflessa anche sull’andamento del titolo in borsa, che dalla quotazione, avvenuta nel luglio del 2015, ha guadagnato quasi il 200 per cento. Intorno alle 17:00 il titolo Aeroporto di Bologna scambia in rialzo dell’1,7% a 17,23 euro, sovraperformando il Ftse Italia Star (+0,6%).