Buona ottava per il Ftse Mib che mette a segno un guadagno del 2,1% mentre il comparto bancario riporta un progresso dell’1,3 per cento, superando così di un punto percentuale la performance del corrispondente indice settoriale europeo (+0,3%).
La settimana positiva delle piazze europee è stata supportata dalla notizia dell’aumento dei tassi d’interesse di 25 punti base giunta dal meeting della Fed e dai risultati delle elezioni in Olanda che hanno visto il successo del partito di governo filo europeista.
In questo clima quasi tutti i titoli del comparto bancario hanno riportato variazioni positive. Tra di essi spicca Banco Bpm con un guadagno del 2,6 per cento.
L’istituto lombardo ha comunicato di aver lanciato un’offerta pubblica volontaria di riacquisto su un’emissione di bond subordinati per ridurre il costo della provvista e quindi arrivare ad un miglioramento del margine d’interesse, in linea con i target del piano. Il controvalore nominale complessivo dell’offerta sarà pari a 639,91 milioni.
Bene anche Unicredit e Intesa che riportano entrambe un guadagno del 2,1 per cento. In particolare, quest’ultima è impegnata nella cessione di un pacchetto da 2,5 miliardi di sofferenze la cui deadline dovrebbe scadere entro metà aprile.
Il titolo di piazza Gae Aulenti invece continua a salire grazie all’ottimismo per il piano di rilancio. Una percezione avvalorata dal contenuto della nota pubblicata lunedì dall’istituto nella quale è evidenziato che a seguito del successo dell’aumento del capitale il Cet1 si è portato all’11,45 per cento, un valore superiore rispetto a quello stimato il 9 febbraio dallo stesso istituto e pari all’11,15 per cento.
Scatta Carige che mette a segno un guadagno del 6,5 per cento. L’istituto sembra stia recuperando terreno dopo le pesanti perdite subite nella settimana dell’annuncio dell’aumento di capitale da 450 milioni. La banca ligure, inoltre, ha avviato la trattativa con i sindacati sul nuovo piano industriale, da cui emergerebbero circa 230 nuovi esuberi.
Da segnalare infine la performance di Creval (-3,9%). Nella scorsa ottava l’istituto valtellinese ha comunicato di avere raggiunto l’obiettivo di riduzione degli organici, esclusivamente su base volontaria, già definito nel piano strategico con le uscite previste in due finestre temporali nel corso dell’anno, che porteranno a una riduzione dei costi annui per 18 milioni a partire dal 2018.