Il gruppo toscano ha chiuso il 2016 con ricavi in aumento del 5%, superando per la prima volta il livello di 38 milioni. Un incremento a cui è corrisposto uno sviluppo a doppia cifra dei margini operativi, con un’ulteriore accelerazione della redditività. L’Ebitda è salito del 10,6%, con una marginalità del 24,3%, mentre l’Ebit è cresciuto del 12,1% con un ros del 22,1 per cento. La bottom line evidenzia un balzo dell’utile netto del 25,6% a 6,3 milioni, mentre dal lato patrimoniale si conferma la solidità del gruppo con una posizione finanziaria netta positiva per circa 7 milioni. Risultati che hanno portato il CdA a proporre un dividendo straordinario di 0,6 euro, in aggiunta a quello ordinario di 0,4 euro.
B&C Speakers, società attiva nel settore della progettazione, produzione, distribuzione e commercializzazione di trasduttori elettroacustici ad uso professionale, ha pubblicato i risultati relativi all’esercizio 2016.
Lo scorso anno il gruppo ha registrato una crescita dei ricavi del 5% a 38,4 milioni, superando per la prima volta nella storia aziendale il valore di 38 milioni grazie soprattutto all’ulteriore accelerazione nel terzo e quarto trimestre. Le esportazioni hanno confermato la forte vocazione internazionale del gruppo, confermando i livelli raggiunti nel 2015 pari a oltre il 90% del fatturato totale.
Il risultato conseguito nel 2016 è stato trainato soprattutto dalla crescita realizzata in Europa, primo mercato del gruppo con il 45% del giro d’affari complessivo, che ha segnato un +19 per cento.
Positivo anche il contributo del nord America (+13%), che pesa per il 18% circa del fatturato totale, mentre il mercato asiatico, nonostante il recupero registrato nel secondo semestre, segna un calo del 12% a 8,1 milioni (21% del totale). In contrazione, infine, anche l’America Latina (-9%), principalmente a causa della crisi del mercato brasiliano.
L’incremento del fatturato si è tradotto in un più che proporzionale aumento dei margini operativi, cresciuti a doppia cifra con un ulteriore sviluppo della redditività. In particolare, l’Ebitda è cresciuto del 10,6% a 9,4 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 24,3% (+120 basis point), mentre l’Ebit ha segnato un +12,1% a 8,5 milioni, con un ros del 22,1% (+140 basis point).
L’esercizio si è chiuso con un balzo dell’utile netto del 25,6% a 6,3 milioni, beneficiando anche del contributo della gestione finanziaria che che ha apportato 0,4 milioni, rispetto ai -0,2 milioni del 2015. Tale risultato deriva da una gestione valutaria efficace e dalla buona performance del portafoglio titoli dove è stata investita la liquidità disponibile.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 7 milioni, in aumento di circa 5,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2015 anche grazie al flusso di cassa della gestione operativa di 8,5 milioni.
Il CdA proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo ordinario di 0,4 euro, in aumento rispetto agli 0,35 euro dell’anno precedente, con data di stacco della cedola il prossimo 2 maggio e pagamento il 4 maggio.
In virtù degli ottimi risultati ottenuti, il Consiglio ha inoltre proposto, in occasione del decennale dalla quotazione, lo stacco di un dividendo straordinario di 0,6 euro. Il dividend yield complessivo, calcolato sul prezzo di chiusura dello scorso venerdì 17 marzo, è del 10,23%, con la parte ordinaria che conta per il 4,1 per cento.