Deutsche Bank – In calo in Borsa alla vigilia dell’aumento

I titoli della banca tedesca lasciano sul terreno il 4,31% al prezzo di 17,09 euro. Nonostante le previsioni positive delineate dall’Ad John Cryan, tra gli analisti prevale la cautela sulle prospettive della banca per la quale il consensus sul target price calcolato da Bloomberg è pari a 15,57 euro.

Accelera il ribasso di Deutsche Bank alla Borsa di Francoforte, alla vigilia del debutto dell’aumento di capitale che partirà domani. Le azioni del colosso tedesco del credito lasciano sul terreno alle 14:00 il 4,31% al prezzo di 17,09 euro.

Nonostante l’outlook positivo fornito dall’Ad John Cryan tra gli analisti prevale un certo scetticismo sulle prospettive della banca.

Non a caso il target price medio degli analisti calcolato da Bloomberg è di 15,57 euro. Ben al di sotto dell’attuale prezzo di Borsa. Un valore rispetto al quale lo sconto del prezzo di offerta delle nuove azioni, pari a 11,65 euro, risulta del 25%, forbice ben inferiore rispetto al 35% di sconto calcolato sul prezzo di chiusura di venerdì scorso.

Quanto alle stime sui conti, le più recenti previsioni fornite dal manager alla guida della banca tedesca sono di ricavi stabili per il 2017, dopo anni di contrazione, attesa supportata da una significativa ripresa delle attività della clientela nella prima parte dell’anno, ma che comunque non pare una prospettiva particolarmente allettante per gli investitori.

Un buon supporto potrebbe arrivare dalla ripresa della crescita dei tassi d’interesse, soprattutto i Germania.

Resta sul tavolo, tuttavia, la questione dei rischi inerenti al portafoglio derivati. Secondo fonti di stampa tricolore, le ispezioni effettuate dalla Bce non si sarebbero addentrate nell’analisi in proprio delle posizioni in titoli di livello 3. Questo perché prezzarli richiederebbe lo sviluppo di un modello di valutazione, per cui il processo di analisi sarebbe stato troppo lungo e complesso. E la Bce non sarebbe in grado di effettuare tale valutazione in proprio. Un approccio che, sempre secondo fonti di stampa, sarebbe stato condiviso nell’analisi Aqr 2014 da Oliver Wyman, la società consulente della Bce che ha ideato la metodologia di valutazione con cui la Bce ha verificato lo stato di salute dei principali 131 gruppi bancari europei, procedura composta dall’Aqr e dagli stress test.

Questa situazione potrebbe creare un’errata percezione dei giudizi di promozione della solidità della Deutsche Bank da parte della Bce, poiché, mentre nel caso della valutazione sugli npl effettua un’analisi in proprio facendosi un’idea anche in contraddittorio con le valutazioni della banca oggetto di controllo, per quanto riguarda i titoli di livello 3, invece, la Bce accetta e fa proprie le valutazioni interne della banca.