Al via domani la ricapitalizzazione da 8 miliardi, che avverrà con l’emissione di 687,5 milioni di titoli al prezzo di 11,65 euro. Oggi alla Borsa di Francoforte le azioni lasciano sul terreno il 2,13% a 17,5 euro. Nonostante le perplessità del mercato sulla strategia dell’istituto e per la grande esposizione in titoli derivati, i grandi soci dovrebbero essere intenzionati a supportare l’operazione. A cominciare dalla famiglia reali del Qatar, che detiene circa il 10% e dai cinesi del gruppo Hainan Jiaoguan Holding, che hanno il 3,04 per cento.
Al via domani l’aumento di capitale Deutsche Bank. Il colosso del credito tedesco si appresta a chiedere al mercato 8 miliardi per rafforzare il proprio patrimonio. L’operazione avverrà tramite l’emissione di 687,5 milioni di nuove azioni, in proporzione di una nuova azione ogni due possedute, al prezzo di 11,65 euro per azione. Cifra che rappresenta uno sconto del 35% rispetto ai 17,86 euro del prezzo di chiusura di venerdì scorso. Oggi alla Borsa di Francoforte le azioni della banca guidata da John Cryan registrano un calo del 2,13% a 17,5 euro, dopo la flessione dell’1,5% della seduta precedente.
Lo sconto con cui l’Ad del principale istituto tedesco si appresta a offrire i titoli al mercato è in linea con quello con cui si è presentato sul mercato Unicredit, che ha proposto uno sconto del 38,3% per la ricapitalizzazione da 13 miliardi conclusasi con grande successo. L’operazione si concluderà il 4 aprile.
Nonostante le perplessità sulla strategia della banca, che ha annunciato l’ennesimo cambio di direzione con la decisione di non vendere più Postbank e il notevole peso dei titoli derivati, sui quali dall’esterno c’è scarsa visibilità, i grandi soci della banca dovrebbero supportare l’operazione. Tra i principali azionisti vi sono la famiglia reale del Qatar, accreditata di una quota vicina al 10%, e il gruppo cinese Hainan Jiaoguan Holding, che detiene il 3,04%, che, secondo alcune indiscrezioni raccolte da Bloomberg, avrebbero intenzione di sottoscrivere l’aumento.
Da registrare, inoltre, il fatto che alcuni grandi industriali tedeschi qualche mese fa, quando i titoli Deutsche Bank erano affossati in Borsa per le notizie sulle grandi multe ricevute dalle autorità Usa per la cattiva condotta in operazioni finanziarie sul mercato americano e per i timori sulle esposizioni nei derivati, si erano detti disposti a supportare la banca, anche con l’immissione di risorse finanziarie, in quanto Deutsche Bank rappresentava un partner fondamentale per la loro struttura finanziaria. Una disponibilità che non dovrebbe venir meno ora che la situazione sembra migliorata, con la banca tedesca che pare tornata in carreggiata, nonostante l’esposizione nei titoli di livello 3 resti elevata. Per la Deutsche Bank di tratta della quarta ricapitalizzazione a partire dal 2010.
Le azioni della banca tedesca hanno recuperato circa il 70% dai minimi dello scorso anno, il cui picco è stato toccato il 29 settembre alla quotazione di 10,25 euro.
Il grafico tratto da Bloomberg evidenzia l’andamento del titolo Deutsche Bank in Borsa nel corso degli ultimi 12 mesi.