Il gruppo ha archiviato il 2016 con un fatturato in calo del 5,1% a 131 milioni, soffrendo in particolare la debolezza dei mercati mediorientali e africani. L’Ebitda scende del 3,1% a 25,4 milioni, mantenendo comunque un’incidenza sui ricavi superiore al 19%, mentre l’Ebit diminuisce dell’11,1% a 12,5 milioni per effetto di maggiori ammortamenti. Resiste l’utile netto che si mantiene stabile a 9 milioni, anche grazie a un minor carico fiscale. Proposto un dividendo di 0,48 euro, in linea a quello staccato sul bilancio 2015.
Il CdA di Sabaf ha approvato i risultati consolidati del 2016, esercizio chiuso con un calo dei ricavi su base annua del 5,1% a 131 milioni (-6,7% a parità di area di consolidamento).
Una dinamica che sconta soprattutto la crisi dei mercati mediorientali e africani, in particolare l’Egitto, che ha impattato anche le vendite del gruppo ai clienti italiani, forti esportatori nell’area mediorientale.
Nonostante il calo dei volumi e prezzi medi di vendita, inferiori di circa l’1,5%, l’Ebitda, in flessione del 3,1% a 25,4 milioni ha visto aumentare la propria incidenza sui ricavi di 0,4 punti percentuali al 19,4 per cento. L’Ebit invece è diminuito dell’11,1% a 12,5 milioni, con un ros del 9,6% (-60 basis point) per effetto della maggiore incidenza degli ammortamenti.
A fronte dei risultati sopra descritti, l’utile si mantiene sostanzialmente stabile a 9 milioni, anche grazie a una riduzione del tax rate passato dal 33,2% al 26,9 per cento.
Nel corso del 2016 il gruppo ha effettuato investimenti netti per 11,8 milioni, finalizzati principalmente all’incremento della capacità produttiva in Turchia e in Brasile, oltre all’ulteriore automazione della produzione dei rubinetti in lega leggera.
È stata inoltre acquisita la quota di controllo di A.R.C., società attiva nella produzione di bruciatori per la cottura professionale, per un importo di 4,8 milioni.
L’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 dicembre 2015, diminuisce di circa 2,4 milioni a 23,5 milioni.
Il CdA proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,48 euro per azione, invariato rispetto all’esercizio precedente, con stacco della cedola il 29 maggio e data di pagamento fissata per il prossimo 31 maggio.