I principali listini europei avviano le contrattazioni in territorio positivo, dopo la seduta poco mossa di Wall Street e la mattinata contrastata dei mercati asiatici. Intorno alle 9:15 il Ftse Mib di Milano guadagna mezzo punto percentuale e torna oltre 20 mila punti, l’Ibex 35 di Madrid è a +0,7%, mentre il Cac 40 di Parigi e il Dax di Francoforte sono più arretrati rispettivamente a +0,3% e +0,2 per cento. Sostanzialmente invariato il Ftse 100 di Londra.
Sul Forex l’euro continua a rafforzarsi sul dollaro, portandosi a 1,078. Biglietto verde che risale lievemente sullo yen (USD/JPY a 112,8), dopo i cali delle ultime sedute in scia alle dichiarazioni della Fed della scorsa settimana.
Fra le commodities il petrolio guadagna ancora terreno sostenuto dall’Opec, che sembrerebbe voler estendere il periodo di taglio della produzione anche al secondo semestre 2017. Brent e Wti scambiano rispettivamente a 52 e 49,3 dollari al barile, in attesa dei dati Baker Hughes sugli impianti di trivellazione americani che verranno diffusi stasera.
L’agenda macro prevede in mattinata i dati sui prezzi al consumo e i prezzi alla produzione di febbraio del Regno Unito, mentre alle 13:30 sarà la volta della bilancia partita correnti statunitense del quarto trimestre.
In Europa, a Bruxelles, si riunisce l’Ecofin ed è in programma un incontro fra il commissario Ue, Margrethe Vestager, e il ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan, che ieri ha ribadito l’impegno a presentare la manovra correttiva dei conti pubblici entro aprile, per evitare la procedura di infrazione.
Sul mercato obbligazionario, intanto, scendono i rendimenti dei paesi periferici europei e della Francia, mentre il tasso del Bund risale al 0,465 per cento. Lo spread Btp-Bund si riduce dunque di 6 punti base a 184 bp, con il rendimento del decennale italiano al 2,31 per cento.
A Piazza Affari partenza positiva per i bancari, che guardano con particolare attenzione all’avvio dell’aumento di capitale da 8 miliardi di Deutsche Bank. Bene BPER, BANCO BPM, UBI, UNICREDIT, INTESA e MEDIOBANCA, con rialzi compresi fra l’1,2 e l’1,8 per cento.
Lieve rimbalzo per LEONARDO (+0,3%), la peggiore della seduta precedente in scia ai timori per la nomina di Alessandro Profumo alla carica di Ad.
Poco mossa pure POSTE ITALIANE (+0,2%), con Cdp che potrebbe acquistare il 30% della società dei recapiti.
Invariata MEDIASET, nel giorno della prima udienza al Tribunale di Milano della causa con Vivendi relativa alla rottura dell’accordo su Sky, per la quale il Biscione richiede un risarcimento.
Fuori dal listino principale si chiude l’Opa di Lactalis su PARMALAT, mentre sono attesi i conti di AEDES, ESPRINET, FILA, HERA, MONDADORI, PININFARINA E TECNOINVESTIMENTI.
Infine, si segnala l’inizio della Star Conference 2017, per la presentazione delle società di Piazza Affari quotate su tale listino.