Nel 2016, il gruppo ha realizzato ricavi per 21,6 milioni, in crescita dell’8,3% su base annua. In diminuzione invece l’Ebitda, attestatosi a 0,2 milioni rispetto ai 0,4 milioni del 2015. Significativo incremento dell’Ebit, che raggiunge i 29,7 milioni dai precedenti 7,9 milioni. Dinamica che si riflette sull’utile netto di Gruppo, che cresce dai 5,2 milioni del 2015 ai 29,1 milioni del 2016.
Nel 2016 Aedes ha riportato un giro d’affari consolidato di 21,6 milioni, in progresso dell’8,3% rispetto all’anno precedente. Perfomance sostenuta in particolar modo da ricavi lordi da affitti, il cui peso è pari al 70% del totale, più che raddoppiati a 15,1 milioni in confronto al 2015. L’incremento è dovuto alle acquisizioni di asset e portafogli immobiliari a reddito realizzate dal gruppo a partire dal secondo semestre 2015 e proseguite nel 2016.
I costi diretti segnano un aumento del 73% a 6,4 milioni dai 3,7 milioni del 2015, per effetto della crescita del patrimonio immobiliare e dei costi di acquisizione dello stesso. Le spese generali, invece, calano dai 15,5 milioni del 2015 ai 13,6 milioni del 2016. Suddette dinamiche portano l’Ebitda a 0,2 milioni, in contrazione del 55,1% su base annua.
L’Ebit raggiunge i 29,7 milioni, contro i 7,9 milioni del 2015, beneficiando dell’adeguamento al fair value degli investimenti immobiliari calcolato sulla base di perizie esterne e pari a 29,8 milioni (5,8 milioni nel 2015).
L’esercizio si chiude con un utile netto di 30,2 milioni rispetto ai 6,1 milioni del 2015, di cui 29,1 milioni di pertinenza del Gruppo.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento netto finanziario è cresciuto a 150,7 rispetto ai 95,9 milioni di un anno prima. La variazione è in buona parte ascrivibile agli investimenti effettuati nel corso dell’anno. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2016 si fissa a 303,4 milioni dai 275,3 milioni di fine 2015.
L’esercizio 2017 sarà destinato prevalentemente alla dismissione di parte del portafoglio non strategico, al progressivo rifinanziamento del portafoglio immobiliare al fine di allungare la duration dell’indebitamento e all’avanzamento dei principali progetti di sviluppo destinati ad accrescere il portafoglio di asset a reddito. Si segnala che nell’esercizio in corso verrà approvato il piano industriale 2017/21.