Quadro grafico in deterioramento per il titolo Azimut che ieri ha chiuso le contrattazioni a 15,93 euro. Le quotazioni della società di gestione del risparmio sembrano aver lanciato, nella seduta di lunedì, un segnale di esaurimento del rimbalzo partito dal minimo del 13 marzo a 15,33 euro.
Azimut quel giorno ha infatti raggiunto un massimo *intraday* a quota 16,16 euro, che rappresentava esattamente il pull back di una trend line ascendente (linea blu del grafico) violata al ribasso nella seduta del 9 marzo scorso. Tecnicamente una volta ritestata una linea di tendenza rotta si dovrebbe riprendere con la direzione del movimento di rottura, nella fattispecie al ribasso.
Se così fosse il primo target short è individuabile in 15,50 euro dove le quotazioni dovrebbero incrociare una trend line rialzista (linea rossa del grafico), partita il 30 settembre a 12,68 euro e venutasi a creare con l’unione dell’altro minimo relativo registrato il 13 marzo scorso.
Una tendenza positiva si avrebbe soltanto con il ritorno delle quotazioni sopra 16,70 euro, ossia al superamento rialzista della trend line discendente (linea verde del grafico) partita con il massimo del 18 maggio 2015 a 29,58 euro per azione.