Il gruppo ha chiuso il 2016 con ricavi in crescita del 7,3% a 180,4 milioni e un Ebitda in aumento del 6,5% a 19,1 milioni. In forte miglioramento l’utile netto, che passa da 0,5 a 3,8 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto si riduce di oltre 10 milioni a 68,5 milioni. Il CdA ha proposto di tornare a distribuire un dividendo dopo cinque anni, con una cedola pari a 0,02 euro. In seguito alla pubblicazione dei risultati, il titolo vola a Piazza Affari segnando un +11,5% teorico dopo essere stato sospeso per eccesso di rialzo.
Il CdA di Beghelli ha approvato i risultati del 2016, esercizio caratterizzato dal ripristino delle condizioni di equilibrio economico, finanziario e patrimoniale, confermato anche dal perfezionamento con le banche creditrici della risoluzione anticipata dell’accordo di riscadenziamento del debito sottoscritto nel gennaio 2014.
Nello scorso anno, il gruppo ha realizzato ricavi per 180,4 milioni, in crescita del 7,3% sul 2015, grazie soprattutto all’andamento del settore Illuminazione. Tale segmento, che si conferma il core business della società, ha registrato un incremento del fatturato del 6% a 173,8 milioni, mentre il settore “Altre attività” è cresciuto del 55,8% a 6,6 milioni anche in relazione ad alcune incentivazioni promozionali effettuate in corso d’anno.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda segna un aumento del 6,5% a 19,1 milioni, con un’incidenza sui ricavi sostanzialmente stabile al 10,6 per cento. In calo del 13,3% a 10,8 milioni, invece, l’Ebit, che risente di un aumento degli ammortamenti immateriali e delle svalutazioni di taluni costi di sviluppo in precedenza capitalizzati.
L’esercizio si chiude con un utile netto che balza da 0,5 milioni del 2015 a 3,8 milioni, beneficiando anche di minori oneri finanziari netti e di un minor carico fiscale.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si riduce di circa 10 milioni a 68,5 milioni, anche grazie agli effetti dell’operazione di cartolarizzazione ed agli incassi di alcuni crediti finanziari.
Il CdA ha proposto all’Assemblea un ritorno dopo cinque anni alla remunerazione del capitale, con la distribuzione di un dividendo unitario di 0,02 euro, con stacco della cedola previsto il prossimo 8 maggio e data di pagamento il prossimo 10 maggio.
Iniziativa apprezzata dal mercato, con il titolo che alle 15:40 è stato sospeso dalle contrattazioni con un rialzo teorico dell’11,5 per cento.