La società mantovana ha chiuso l’esercizio 2016 con ricavi consolidati per 59,2 milioni (+6,7%) sostenuti dal positivo andamento delle vendite in Italia (+9,7%). Ebitda in leggero calo a 2,9 milioni, Ebit stabile a 1,4 milioni ed utile netto che sale da 0,4 a 0,5 milioni. Indebitamento finanziario netto in diminuzione a 13 milioni. Il Board proporrà il pagamento di un dividendo per azione pari a 0,02 euro (nessuna cedola pagata sul 2015).
Il CdA della società attiva nell’home fashion ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2016 chiuso con ricavi consolidati per 59,2 milioni, in aumento del 6,7% rispetto all’anno precedente. Un incremento che riflette una crescita del 9,7% delle vendite in Italia, a fronte di un calo pari al 12% circa del fatturato estero del gruppo, realizzato per il 60% nei Paesi dell’Unione Europea e per il 40% nei Paesi Extra Ue.
Nell’esercizio la quota di Caleffi nel comparto della biancheria per la casa è passata dal 6,6% al 7,3% (fonte: Sita Ricerche), facendo registrare il più alto tasso di crescita a livello settoriale.
I maggiori costi operativi hanno contenuto l’Ebitda sotto i 3 milioni (-5,3%), mantenendo l’Ebit stabile a 1,4 milioni, con il Ros al 2,3% dei ricavi (-20 bps). Utile netto in aumento da 0,4 a 0,5 milioni, pari allo 0,8% del giro d’affari.
A fine 2016 l’indebitamento finanziario netto del gruppo si attesta sui 133 milioni, riportando una diminuzione del 4% circa rispetto ad un anno prima.
Il CdA proporrà la distribuzione di un dividendo unitario pari a 0,02 euro (nessuna cedola pagata sul 2015).
Intorno alle 17:10 il titolo Caleffi scambia a 1,36 euro in rialzo di due punti percentuali, a fronte di un mercato sostanzialmente flat.