Esprinet – Conti 2016 sottotono, dividendo inferiore al 2015

Il gruppo attivo nella distribuzione “business-to-business” di informatica ed elettronica di consumo in Italia e Spagna ha approvato il progetto di bilancio annuale di esercizio e consolidato per il periodo chiuso al 31 dicembre 2016.

I dati appena pubblicati vanno quindi ad aggiornare quelli contenuti nel resoconto intermedio di gestione diffuso lo scorso 14 febbraio. Rispetto ai conti già comunicati, i nuovi risultati evidenziano un andamento lievemente peggiore, con ricavi inferiori per 4,1 milioni e con margini operativi e utile netto maggiormente in calo.

I ricavi netti consolidati sono pari a 3.042,3 milioni, in aumento del 12,9% su base annua grazie alle acquisizioni effettuate nel corso dell’esercizio. A parità di perimetro di consolidamento il fatturato si sarebbe attestato a 2.654 milioni, in flessione dell’1,5 per cento.

L’Ebitda consolidato si è attestato a 43,1 milioni con una riduzione del 14,8% con un’incidenza sui ricavi in calo di mezzo punto percentuale, dall’1,9% all’1,4 per cento. L’Ebit, pari a 38,6 milioni, ha mostrato una flessione del 17,1% e il Ros (Ebit/ricavi) è diminuito da 1,7% a 1,3 per cento.

Il conto economico si è chiuso con un utile netto pari a 26,9 milioni, in riduzione del 10,6% rispetto ai 30 milioni al 31 dicembre 2015.

In calo anche la liquidità netta, a 105,4 milioni dai 185,9 milioni di fine 2015. L’assorbimento di 80,5 milioni è dovuto alle operazioni di aggregazione aziendale e all’andamento del livello del capitale circolante al 31 dicembre 2016. Quest’ultimo è influenzato sia da fattori tecnici, in gran parte estranei all’andamento dei livelli medi dello stesso circolante, sia dal grado di utilizzo più o meno elevato dei programmi di factoring “pro soluto” dei crediti commerciali nonché dall’operazione di cartolarizzazione degli stessi.

Sulla base dei risultati, il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,135 euro per azione, corrispondente ad un pay-out ratio del 26 per cento, inferiore rispetto alla cedola di 0,15 euro per azioni corrisposta l’anno precedente.

Intorno alle 10:10 il titolo cede il 3% in borsa, a fronte del -0,9% del Ftse Italia Star e del -1% del Ftse Italia Tecnologia.