La procura francese ha aperto un’inchiesta su Fca per possibili frodi sui dispositivi di controllo delle emissioni dei veicoli Diesel, concentrandosi soprattutto sulla Fiat 500X. Un’indagine che segue quelle condotte su Volkswagen e su Renault, ma che secondo un portavoce del gruppo non presenta nessuna novità.
Lo scorso 6 febbraio, infatti, le autorità transalpine avevano comunicato ufficialmente la decisione di trasmettere la documentazione sul gruppo alla magistratura. Fca ha comunque ribadito ancora una volta la piena collaborazione all’indagine, sottolineando che i propri modelli sono conformi alle norme in tema di emissioni.
In caso fosse ritenuta colpevole, la casa di Detroit dovrebbe pagare una multa fino al 10% dei ricavi ottenuti sui modelli incriminati. I rischi sembrano comunque contenuti, anche alla luce del fatto che Fca è uscita indenne da un’analoga inchiesta in Germania.
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