Lactalis si è fermata poco al di sotto della soglia del 90% necessaria per il delisting di Parmalat.
Secondo i dati comunicati da Borsa Italiana, nell’ultimo giorno del periodo di adesione all’Opa sono state consegnate altri 15 milioni di azioni, elevando il numero complessivo delle azioni apportate all’offerta a 34,365 milioni, pari all’1,85% circa del capitale.
Lactalis deteneva l’87,74% del capitale e con suddetta quota si ferma a circa l’89,6 per cento.
Questa mattina Lactalis ha rinunciato alla condizione di soglia minima del 90% ed ha esteso il termine dell’Opa dal 29 marzo al 4 aprile, offrendo così un’ulteriore opportunità di aderire all’Offerta a coloro che non hanno ancora consegnato le loro azioni. Inoltre, con tale decisione Lactalis intende remunerare gli azionisti di minoranza che hanno apprezzato il premio offerto in sede di opa (oltre il 20% rispetto alle medie dei prezzi nei periodi antecedenti l’annuncio dell’operazione) e aumentare la propria partecipazione in Parmalat.
Si ricorda che il socio di minoranza Amber aveva sempre contestato il prezzo dell’Opa ritenendolo troppo basso. Lactalis, dopo aver aumentato il prezzo dell’Opa da 2,8 a 3 euro, ha dichiarato venerdì scorso di non aver intenzione di aumentare il prezzo.