Il Ftse Mib archivia le contrattazioni a -0,25% perdendo terreno nelle ultime ore di contrattazioni, insieme agli altri listini, in scia alla possibilità che i Repubblicani statunitensi non abbiano abbastanza voti per la riforma sanitaria. Un’eventualità che ha fatto scattare i timori di ritardi nell’attuazione della riforma fiscale annunciata dal presidente. In generale, comunque, è probabile che molti operatori abbiano sfruttato l’occasione per monetizzare i guadagni realizzati con il recente rally.
Il comparto tecnologico risulta il peggiore di Piazza Affari, con il Ftse Italia Tecnologia che chiude in calo del 3,4%, sottoperformando pure l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-1,4%).
A trascinare il settore al ribasso è la big cap Stm che archivia le contrattazioni a -4,3%, mentre fra le mid cap Reply guadagna il 2,6% ed Esprinet chiude sostanzialmente invariata (-0,1%).
Tra le small cap spicca Tecnoinvestimenti a +7,3%, prima della pubblicazione, avvenuta a mercati chiusi, dei conti del 2016. Prosegue il buon momento di Snaitech (+3%), a 14,1% nelle ultime 5 sedute.
In lieve ribasso la tlc Acotel Group (-0,7%) che ha formalizzato con Intesa Sanpaolo SpA un accordo per estinguere il contenzioso sorto tra le due società a seguito del mancato successo dell’operatore mobile virtuale Noverca.
Dalle comunicazioni di Consob sulle partecipazioni rilevanti nelle società quotate si apprende che Amiral Gestion è scesa al 4,943% del capitale di SeSa (-1,7%) dal precedente 5,024 per cento.