Ei Towers – Consensus esercizio 2016

Oggi nel tardo pomeriggio la società delle torri controllata da Mediaset pubblicherà i conti consolidati al 31 dicembre 2016. Il consensus fornito da Ei Towers, che ha raccolto le stime di 16 analisti, si attende un esercizio col segno più, una dinamica riconducibile prevalentemente alle azioni del management volte alla riduzione dei costi e ad una crescita organica.

I ricavi caratteristici attesi sono pari a 250,2 milioni, in progresso del 3,5% rispetto al 2015.

L’Ebitda, al netto di componenti non ricorrenti, dovrebbe attestarsi a 121,5 milioni (con un margine del 48,5%), in progresso del 3,8%; tale aggregato, comprensivo di oneri straordinari, dovrebbe salire del 5,1% a 118,7 milioni (con un margine del 47,4%).

L’Ebit è atteso a 76,7 milioni (con un margine del 30,6%), aumentato del 4,1% nonostante maggiori ammortamenti ed accantonamenti che dovrebbero aumentare del 3,4%.

L’utile netto è stimato pari a 46 milioni, in flessione del 3,7%, penalizzato da maggiori oneri finanziari e dall’aggravarsi delle imposte.

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 dovrebbe esprimersi in 128,7 milioni, in contrazione di 1,5 milioni rispetto a fine 2015.

Commento

In occasione della presentazione dei conti al 30 settembre il management aveva confermato gli obiettivi e la guidance 2016, che indicano un Ebitda adjusted di circa 120 milioni e un tax rate al 34 per cento. Inoltre, l’Ebitda potrebbe aumentare fino ad un massimo di 4-5 milioni in relazione ad acquisizioni di piccole dimensioni.

Prosegue intanto il piano volto a riequilibrare la struttura finanziaria e ridurre il costo medio del capitale, elevando il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed Ebitda dall’1,1 di fine settembre a circa 2,5 volte entro l’esercizio 2018.

Tale piano prevede inoltre la distribuzione di un dividendo straordinario di 3,6 euro per azione (già messo in pagamento dall’8 febbraio scorso), la distribuzione di un dividendo ordinario pari almeno al 100% dell’utile netto consolidato e un programma di buy-back fino al 5% del capitale sociale entro la fine del 2018 (attualmente all’1,76%).