L’azienda orafa veneta chiude l’esercizio 2016 con ricavi consolidati per 23 milioni, in aumento del 10,3% grazie soprattutto alle maggiori vendite sui mercati esteri. Espansione del giro d’affari che consente all’Ebitda di raggiungere 2,3 milioni (+15,7%), portando l’Ebit a 1,6 milioni (+10,6%). L’utile netto supera così 1 milione (+7,9%), mantenendo invariata la marginalità al 4,7 per cento. Indebitamento finanziario netto ridotto da 4,4 a 2,1 milioni, dopo l’aumento di capitale per 2,2 milioni effettuato in occasione della quotazione all’Aim. Dal collocamento avvenuto a 2,9 euro (fine novembre 2016) il titolo Fope ha guadagnato oltre il 6% scambiando oggi a 3,08 euro (-2,8 rispetto alla chiusura di ieri).
Il CdA della società, guidato da Diego Nardin, ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2016 chiuso con ricavi consolidati per oltre 23 milioni, in crescita a doppia cifra del 10,3 per cento. Le vendite hanno beneficiato soprattutto delle positive performance sui mercati esteri, in particolare quelli europei (Germania +12% e Regno Unito +9,7%) e americani (+15,4%).
In campo nazionale i ricavi hanno registrato nel periodo un incremento dell’8 per cento, grazie al contributo positivo delle vendite nella boutique di Venezia. L’espansione del giro d’affari ha consentito all’Ebitda di raggiungere i 2,3 milioni (+15,7%), portando il relativo margine al 9,8% dei ricavi (+50 bps).
Un risultato che si riflette in un Ebit pari a 1,6 milioni (+10,6%), dopo ammortamenti per 0,7 milioni (+29,2%). L’utile netto del gruppo sale quindi da 0,996 ad oltre 1 milione, registrando un aumento del 7,9 per cento, che consente di mantenere la marginalità delle vendite al 4,7 per cento.
A fine 2016 l’indebitamento finanziario netto del gruppo si è attestato a 2,1 milioni, riportando un miglioramento rispetto ai 4,4 milioni di un anno prima, grazie all’operazione di quotazione sul mercato Aim Italia che ha comportato un aumento di capitale pari a 2,2 milioni e l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile pari a 1,2 milioni.
Sulla base del positivo andamento dei primi mesi del 2017, il management prevede per l’esercizio in corso “una crescita del volume delle vendite e un risultato economico positivo”.
Dall’avvio delle negoziazioni all’Aim, avvenuto il 30 novembre 2016 dopo un collocamento di azioni a 2,9 euro, il titolo scambia oggi a Piazza Affari a 3,08 euro (intorno alle 11:45), riportando un guadagno del 6,2 per cento. Il confronto con il prezzo di chiusura di ieri, pari a 3,17 euro, evidenzia un calo del 2,8 per cento, che potrebbe essere dovuto a prese di profitto dopo il rimbalzo pari al 5% segnato sulla seduta precedente.
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