Prosegue in positivo la seduta delle borse europee, che dopo un avvio incerto imboccano la strada del rialzo pur mantenendo variazioni contenute. Bene Milano che intorno alle 12:00 si porta in cima all’Europa, con il Ftse Mib (+0,7%) tornato sopra i 20 mila punti.
In progresso anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%), il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,2%), mentre si mantiene sulla parità il Ftse 100 di Londra frenato anche dal rafforzamento della sterlina.
Sul fronte macro, in arrivo nel pomeriggio la stima preliminare della fiducia dei consumatori dell’Eurozona di febbraio, mentre in Usa usciranno i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e sulle vendite di nuove abitazioni dello scorso mese.
Sale la sterlina (GBP/USD a 1,25) dopo che le vendite al dettaglio in Uk a febbraio hanno registrato un incremento ben oltre alle attese, segnando un +1,4% su base mensile (+0,4% il consensus) e un +3,7% su base annuale (+2,6% il consensus).
Cresce intanto l’attesa per il discorso del presidente della Fed Janet Yellen e per il voto al Congresso questa sera sulla riforma sanitaria negli Stati Uniti, con il dollaro che recupera terreno nei confronti dell’euro (EUR/USD a 1,0775) ma continua a scendere sullo yen, con l’USD/JPY nuovamente sotto quota 111.
Tra le materie prime, rimbalza il petrolio nonostante l’ennesimo aumento settimanale delle scorte Usa, con il Brent (+0,5%) a 50,9 dollari e il Wti (+0,6%) a 48,3 dollari.
Prosegue infine la discesa dei rendimenti obbligazionari, con il tasso del Btp al 2,2% separato da uno spread con il Bund in area 180 punti base.
Tornando a Piazza Affari, ben intonate le banche con INTESA (+1,6%), BPER (+1,6%), BANCO BPM (+1%), UBI (+1,3%) e UNICREDIT (+0,8%), dopo che la Bce ha assegnato oltre 233 miliardi di fondi a quattro anni nella quarta e ultima finestra del secondo programma Tltro accogliendo le richieste di 474 istituti della zona euro.
Resta in cima al listino FERRARI (+2,3%) dopo l’upgrade da ‘neutral’ a ‘buy’ di Citi, riavvicinandosi ai livelli di massimo a 64,95 euro toccati lo scorso 16 marzo.
Bene anche TELECOM ITALIA (+1,3%), che oggi approva i risultati definitivi 2016, e MEDIASET (+0,9%), mentre oggi il Ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine viene ascoltato dall’Agcom in merito al ruolo del colosso francese nelle due società.
Leggero rialzo per ENI (+0,3%) che si è aggiudicata due nuovi blocchi esplorativi al largo nell’offshore della Costa d’Avorio. Scambia in calo SAIPEM (-0,6%), che ha stipulato un Joint Development Agreement con Siemens al fine di promuovere e qualificare un sistema aperto di controllo sottomarino.
Invariata GENERALI che secondo alcune indiscrezioni avrebbe conferito a Rothschild il mandato per vendere i propri asset in Colombia, Ecuador e Panama. In ribasso, infine, POSTE ITALIANE (-0,8%) sulla prospettiva che una revisione del piano industriale dopo il cambio al vertice possa avere impatti sull’utile 2017 e sui dividendi.