Mondadori – Utile più che triplicato nel 2016

La casa editrice di Segrate ha chiuso l’esercizio 2016 con ricavi consolidati per 1,3 miliardi (+12,4%), che includono i risultati di Rcs Libri e Banzai Media acquisite nell’anno. L’Ebitda adjusted ha superato i 108 milioni (+48,6%), mentre l’Ebit adjusted è passato da 45,9 a 74,5 milioni (+62,3%), fissando il relativo margine sulle vendite al 5,9% (+180 bps). La gestione chiude con un utile netto più che triplicato a 22,5 milioni. Indebitamento finanziario netto in aumento da 199,4 a 263,6 milioni. Guidance 2017 con ricavi stabili ed Ebitda adjusted in crescita high-single digit.  Dal passaggio allo Star (dicembre 2016 ) ad oggi il titolo Mondadori ha riportato guadagni pari il 74% circa.

Il CdA guidato da Ernesto Mauri ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2016 chiuso un fatturato consolidato di 1,3 miliardi, in crescita del 12,4% rispetto all’anno precedente.  La gestione in esame include i risultati delle due acquisizioni effettuate nell’anno: Rcs Libri e Banzai Media.

A parità di perimetro il fatturato del gruppo riporterebbe un calo del 2,9% essenzialmente dovuto all’area periodici. In dettaglio, i ricavi dell’area Libri sono ammontati a 475,1 milioni (+48,1%) confermando la leadership di Mondadori nel mercato trade con una quota pari al 29,3 per cento, a cui si è aggiunto anche il primo posto nei libri scolastici con una quota pari al 24% per effetto dell’integrazione delle attività di Rizzoli Education.

Stabile la posizione di leader anche nel mercato dei periodici Italia (con il 31,7%), con ricavi sostanzialmente invariati a 310 milioni, che includono gli effetti dall’integrazione del business di Banzai Media. A parità di perimetro infatti i ricavi dell’area registrano un calo del 3,8 per cento.

Una flessione pari a quella registrata dalle vendite dei periodici francesi del gruppo, scese da 334,6 a 321,6 milioni. Bene il retail con un fatturato che sfiora i 200 milioni, sostanzialmente in linea con il 2015 in termini omogenei, ma che mostra una crescita dell’1,6% considerando nell’area anche le Librerie Rizzoli.

In significativo aumento l’Ebitda adjusted, che supera i 100 milioni (+48,6%), a cui ha contribuito per 75,3 milioni l’area Libri (+76%) e per 10,5 milioni i periodici Italia, con un risultato più che triplicato grazie alle azioni di revisione della struttura editoriale ed al contenimento delle attività promozionali.

Anche a perimetro omogeneo, l’Ebitda adjusted del gruppo ha conseguito un forte incremento superando gli 88 milioni, con una crescita del 20,8% rispetto al 2015.

La performance positiva registrata dal margine operativo lordo si è riflessa sull’Ebit adjusted, passato da 45,9 a 74,5 milioni (+62,3%), dopo ammortamenti per 34 milioni (+25,5%). Il Ros sfiora così il 6% migliorando di 180 punti base rispetto al 4,1% del 2015.

L’esercizio chiude con un utile netto di 22,5 milioni (rispetto ai 6,4 milioni del 2015), sostenendo anche oneri finanziari netti per 17,7 milioni (+9,9%) ed oneri straordinari netti per 14,5 milioni (a fronte dei proventi netti per 8,5 milioni del 2015 derivanti dalla cessione di alcuni asset). Da segnalare che nel 2015 il gruppo aveva contabilizzato una minusvalenza di 8,7 milioni conseguente alla cessione di Monradio, mentre nel 2016 riporta una plusvalenza di un milione ascrivibile a cessioni effettuate nell’anno.

A fine dicembre 2016 il gruppo Mondadori presenta un indebitamento finanziario netto di 263,6 milioni, in crescita del 32,2% rispetto ai 199,4 milioni di un anno prima, per effetto dell’assorbimento derivante dalla gestione straordinaria per 132 milioni, nonostante la generazione di cassa ordinaria positiva per 68 milioni.

Il flusso di cassa straordinario riflette investimenti al netto delle dismissioni per 132,6 milioni, oneri di ristrutturazione per circa 15 milioni ed incassi relativi a imposte di esercizi precedenti per complessivi 15,5 milioni.

Per il 2017 il management  stima ricavi sostanzialmente stabili (rispetto al 2016 pro-forma) ed un Ebitda adjusted in crescita “high-single digit”, con un conseguente miglioramento della redditività percentuale.

L’utile netto è atteso in aumento del 30% circa, mentre l’indebitamento finanziario netto a fine 2017 è previsto in riduzione rispetto al 31 dicembre 2016, con un rapporto PFN/Ebitda adjusted compreso tra 2,2/2x.

Stime che, a perimetro attuale, consentono al Board di prevedere per l’esercizio 2019 il superamento di 1,3 miliardi di ricavi, portando l’Ebitda adjusted a circa 115 milioni e l’utile netto a 35 milioni. La generazione di cassa ordinaria è attesa vicina ai 60 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto dovrebbe attestarsi a 155 milioni, senza considerare l’impatto di eventuali distribuzioni di dividendi.

Il CdA proporrà infine all’assemblea dei soci convocata per il 27 aprile prossimo,  una modifica dello statuto per l’introduzione della maggiorazione di voto e la nomina del CdA per liste bloccate. Una mossa che dovrebbe così impedire eventuali scalate alla società, blindando anche la governance.

Ricordiamo che il 7 dicembre 2016 il titolo Mondadori è entrato nel segmento Star di Borsa Italiana, avviando una parabola ascendente che ha portato le quotazioni del titolo da 0,99 a 1,72 euro con un guadagno del 74% circa.