Con l’arrivo di Matteo Del Fante, ex amministratore delegato di Terna, alla guida di Poste Italiane la politica di dividendi annunciata dal manager uscente Francesco Caio potrebbe essere messa in discussione.
Secondo alcuni operatori, infatti, il nuovo Ceo potrebbe mettere mano al piano industriale elaborato dalla gestione precedente oltreché cogliere l’occasione per effettuare una pulizia del bilancio ed eventuali svalutazioni da imputare all’esercizio 2017, come tipicamente capita dopo un passaggio del testimone alla guida di un grande gruppo.
Per questi motivi il conto economico dell’esercizio in corso potrebbe chiudersi con un risultato inferiore a quello previsto e di conseguenza ciò andrebbe a ridurre anche il monte dividendi.
Ovviamente il management potrebbe attingere alle riserve o ai flussi di cassa per sostenere il dividendo 2017, ma quest’ultimi potrebbero diminuire a causa dell’aumento dei tassi d’interesse e quindi le risorse disponibili potrebbero non bastare a garantire un dividendo in crescita rispetto al 2016.
Commento
Nonostante queste ipotesi, sembra improbabile che Del Fante decida di stravolgere il percorso impostato da Francesco Caio che ha sta portando al risanamento del Gruppo, indirizzandolo verso lo sviluppo del risparmio gestito e del ramo assicurativo con una politica sui dividendi in costante crescita testimoniata dalla distribuzione dell’80% dell’utile 2016 pari a 0,39 euro per azione.