I titoli della cassaforte della famiglia Agnelli/Elkann non accennano a uscire del canale rialzista che ingabbia i corsi dal minimo del 9 febbraio 2016 a 23,13 euro. Exor nella seduta del 13 marzo scorso ha rotto al rialzo una resistenza statica di medio termine (linea verde del grafico), formata dai massimi relativi d’inizio luglio 2015, rischiando persino nelle sedute successive la rottura rialzista del canale ascendente.
Purtroppo questo non è successo e il titolo dopo il massimo relativo a 48,20 euro ha ritracciato fino al minimo di 45,57 salvo poi rimbalzarsi ed andare ad attestarsi intorno ai 47 euro.
Il movimento è ora sostenuto proprio dalla trend line ascendente (linea blu del grafico), partita con il minimo relativo del 9 novembre 2016 a 34,34 euro e venutasi a creare con l’unione della serie di minimi crescenti battuti tra il 23 gennaio e il 7 febbraio scorso.
Soltanto con una violazione di questa trend line, più o meno sotto i 46,50 euro, potrebbe portare una fase correttiva sul titolo con primo target a 44 euro. Da sottolineare che, anche con questa violazione ribassista, l’impostazione di medio periodo rimarrebbe ancora positiva. Una vera e propria inversione di tendenza si avrebbe solo con la rottura al ribasso del canale rialzista intorno che si avrebbe sotto 42 euro.