H-FARM, piattaforma di innovazione in grado di supportare la creazione di nuovi modelli d’impresa e la trasformazione ed educazione delle aziende italiane e dei giovani in ottica digitale, ha archiviato il 2016 con un valore della produzione di 32,6 milioni, in crescita del 30% rispetto ai ricavi pro-forma del 2015 e superiore alle stime degli analisti.
A trainare i numeri in questa fase è la divisione Industry, che registra un valore della produzione pari a 28,2 milioni, in aumento del 25,7%, mentre i segmenti Investment ed Education inizieranno a produrre effetti positivi sul bilancio negli anni a seguire. Da sottolineare comunque la crescita del 69,6% a 3,4 milioni del valore della produzione del segmento Education.
La positiva performance dei ricavi non si riflette sui margini, dove l’Ebitda rimane negativo e in peggioramento a 3 milioni (-0,9 milioni nel 2015), in linea con le attese della società e coerentemente con il piano di investimenti di quasi 6 milioni l’anno nel triennio 2016-2018.
Il margine operativo lordo della divisione Industry è cresciuto da 2,4 a 3,6 milioni, ma l’Ebitda complessivo sconta gli investimenti nella divisione Education, che ha concentrato i propri sforzi sulla realizzazione dei progetti formativi, focalizzandosi sui ricavi piuttosto che sulla marginalità dei singoli prodotti e sui Corporate Cost (da 3 a 5,2 milioni), i quali comprendono costi di avvio di quei progetti che non sono ancora in grado di generare ricavi.
Da sottolineare il sensibile incremento del costo del personale (da 8,6 a 12,1 milioni), dovuto alla strutturazione, avvenuta in corso di IPO, di un team più numeroso (da 239 a 309 unità) e di maggior esperienza.
Le voci di conto economico sottostanti riflettono il peso dei sopracitati investimenti e non sono particolarmente significative per rappresentare l’andamento della gestione nell’esercizio. L’Ebit è negativo per 5 milioni, da 2,9 milioni del 2015, mentre il risultato netto è passato da una perdita netta di 5,1 milioni a un deficit di 6,3 milioni.
Sul fronte patrimoniale la liquidità netta è pari a 5,3 milioni, in calo rispetto a 14,4 milioni del 31 dicembre 2015. Il decremento di 9,1 milioni sconta i flussi di cassa negativi generati dalla gestione operativa, cui si aggiunge l’assorbimento di risorse per 3,0 milioni destinati a investimenti.
Nonostante ciò, la società mantiene una disponibilità di cassa adeguata a dar seguito al piano di sviluppo in corso.
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