L’indice infrastrutture italiane ha terminato la seduta di ieri in rialzo dello 0,2%, sovraperformando l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (-0,5%) e in linea con il Ftse Mib (+0,2%).
Seduta positiva per le Borse europee che prendono slancio nel pomeriggio grazie a Wall Street, a sua volta in attesa del probabile voto di stanotte al Congresso per l’abolizione dell’Obamacare. Un passaggio dall’esito non scontato e che misurerà, secondo gli operatori, la capacità di Donald Trump di implementare le proprie riforme, a partire da quella fiscale.
All’interno del listino principale Atlantia chiude in rialzo dello 0,7 per cento. Tra le mid cap svetta Astm (+4,9%) che mette a segno la miglior performance del settore.
In denaro anche Inwit, che guadagna il +2% insieme a Enav (+1,9%). Ei Towers guadagna l’1% nell’attesa dei conti sul 2016 che sono usciti a mercati chiusi.
Timida Save (+0,3%). Secondo fonti di stampa Enrico Marchi e Andrea De Vido, soci paritetici di Finint, avrebbero concordato una strategia per consentire a De Vido di liquidare la propria quota nella finanziaria che controlla al 59,6% Save. Il piano prevede un’Opa obbligatoria sulla società di gestione aeroportuale, probabilmente a giugno, da parte di due fondi infrastrutturali (la francese InfraVia Capital Partners e un fondo di Deutsche Bank) col supporto della stessa Finint.
Rialzo frazionario per Fnm (+0,6%) che ha chiuso il 2016 con un utile di 26,2 milioni in aumento rispetto ai 20,1 milioni del 2015. L’Ebit è pari a 20,8 milioni (20,2 milioni del 2015). Il Consiglio proporrà all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di circa 7,4 milioni, pari a 0,017 euro per azione.