Mercati – Avvio poco sotto la pari, a Milano ancora bene Ferrari

Apertura debole per le borse europee dopo il rinvio alla Camera Usa del voto per abolire l’Obamacare. Intorno alle 9:20 scambiano in lieve calo il Ftse Mib di Milano (-0,2%), il Dax di Francoforte (-0,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%).

L’attenzione resta sulla riforma sanitaria negli Stati Uniti, con una decisione posticipata ad oggi o ad inizio della prossima settimana sotto la minaccia di Trump di stracciare la nuova legge e mantenere l’Obamacare.

Resta dunque da capire l’effettivo appoggio su cui può contare il neo presidente americano al Congresso, con le riforme proposte da Trump già prezzate nel rally post elettorale. Eventuali ritardi ed ostacoli nell’applicazione delle iniziative della nuova amministrazione Usa potrebbero dunque creare del nervosismo nelle prossime settimane a Wall Street e, di riflesso, sui mercati internazionali.

Sul fronte macro, il Pil francese del quarto trimestre è cresciuto dello 0,4% su base trimestrale confermando le stime e dell’1,1% su base annuale (+1,2% il consensus). L’indice preliminare Pmi manifatturiero è stimato a 53,4 punti, contro i 52,4 punti del consensus e i 52,2 punti della rilevazione precedente, mentre quello del settore servizi è balzato a 58,5 punti rispetto ai 56,1 punti delle previsioni. Attesi in giornata anche i Pmi preliminari manifatturiero e servizi di marzo di Germania ed Eurozona, mentre in Usa uscirà l’indice degli ordini di beni durevoli di febbraio.

Intanto il dollaro tenta una parziale risalita nei confronti delle altre valute, con l’EUR/USD a 1,078 e l’USD/JPY a 111,3.

Tra le materie prime, in lieve rialzo il petrolio, con il Brent (+0,2%) a 50,7 dollari e il Wti (+0,4%) a 47,9 dollari, mentre l’oro scende sotto quota 1.245 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte in area 184 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,29 per cento.

Tornando a Piazza Affari, poco mosso il comparto bancario con BPER (-0,3%), BANCO BPM (-0,2%), INTESA (-0,4%), UBI (+0,2%) e UNICREDIT (-0,6%).

Bene TELECOM ITALIA (+0,5%) dopo i risultati 2016, mentre scendono UNIPOL (-1,3%) ed ITALGAS (-0,2%) dopo i conti.

Leggero rimbalzo per POSTE ITALIANE (+0,4%) dopo il calo di ieri, mentre resta ben intonata e su massimi a 66 euro FERRARI (+0,2%). Ancora debole invece FCA (-0,6%).

Invariata LUXOTTICA dopo che il cda di Essilor ha approvato la firma dell’accordo di conferimento relativo alla transazione tra la società e Delfin, oltre ad aver definito l’elenco dei consiglieri per la governance del nuovo gruppo.

Fuori dal paniere principale, sospesa in asta di volatilità STEFANEL con un rialzo teorico di oltre il 22% dopo la sigla di un accordo quadro con Attestor e Oxy per il rilancio aziendale.