Mercati – Ftse Mib sulla parità, sprint di Stm

Borse europee ancora poco mosse ma in leggero recupero rispetto alla mattinata, con il Ftse Mib di Milano e il Dax di Francoforte che intorno alle 15:10 scambiano intorno alla parità. Lieve flessione per il Ftse 100 di Londra e l’Ibex 35 di Madrid a -0,2%, mentre il Cac 40 di Parigi resta più arretrato a -0,4 per cento.

Nel frattempo partono ben intonati i listini di Wall Street, con S&P 500 a +0,2%, Dow Jones a +0,1% e Nasdaq a +0,5 per cento. Gli investitori attendono con particolare attenzione la votazione del Congresso degli Stati Uniti sulla riforma fiscale, in programma stasera dopo il rinvio di ieri, per testare l’effettiva capacità di Trump di realizzare le promesse della campagna elettorale.

Sul fronte macro, i dati preliminari sui Markit Pmi di marzo hanno fornito indicazioni positive in Francia, Germania e nell’Eurozona, mentre negli Stati Uniti gli stessi indicatori sono diminuiti rispetto alla precedente rilevazione.

I dati europei positivi hanno consentito alla moneta unica di tornare in area 1,08 rispetto al dollaro. Il biglietto verde, invece, recupera sullo yen, con l’USD/JPY a 111,2 dopo che questa mattina il presidente della Boj Kuroda ha riaffermato la necessità di non sospendere lo stimolo monetario.

Tra le materie prime, il petrolio scambia in lieve rialzo in attesa dei dati di stasera sugli impianti di trivellazione negli Stati Uniti, con Brent e Wti rispettivamente a 50,7 e 47,8 dollari al barile. Poco mosso l’oro a 1.246 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta sostanzialmente stabile rispetto a ieri, in area 182 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 2,23 per cento.

A Piazza Affari brilla STM (+3,9%) in scia al miglioramento dell’outlook per il secondo trimestre e per l’intero 2017 della tedesca Infineon.

Gli acquisti promuovono anche ITALGAS (+2,7%), che ha chiuso il 2016 con ricavi superiori alla guidance e alle stime, annunciando inoltre un dividendo di 0,2 euro.

Fra gli assicurativi perde terreno UNIPOL (-1,1%), che ha confermato i conti 2016 e il dividendo di 18 centesimi già approvati il 9 febbraio, mentre accelera GENERALI (+0,8%), che avrebbe già selezionato alcuni advisor a cui affidare il mandato per la vendita delle attività presenti in alcuni Paesi non considerati più core.

Fuori dal paniere principale, resta sospesa in asta di volatilità STEFANEL con un rialzo teorico del 36,5% dopo la sigla di un accordo quadro con Attestor e Oxy per il rilancio aziendale.