Utility – A2A ed Enel sovra-performano con nuovi massimi

Tutte le Borse del Vecchio continente hanno archiviato la seduta di ieri in rialzo, dopo che la BCE, nel bollettino mensile di marzo, ha migliorato le proiezioni macroeconomiche per l’area Euro, alzando le stime del PIL reale per il 2017 e il 2018. Un’ulteriore spinta nel finale è poi arrivata dall’apertura positiva dei listini americani, comunque cauti in attesa del voto di stanotte sulla riforma sanitaria che dovrebbe sostituire l’Obamacare.

A Milano il Ftse Mib ha guadagnato l’1,1% consolidandosi ampiamente sopra i 20mila punti; in cima al listino Ferrari (+4,4%) con nuovi massimi. Sulla stessa linea del principale listino di Piazza Affari il Ftse Italia Servizi Pubblici (+1%), mentre il corrispondente indice europeo si è fermato al +0,7 per cento.

Fra le Big Cap acquisti su A2A (+2,2%) ed Enel (+1,2%), che hanno aggiornato i massimi rispettivamente sopra 1,4 euro e 4,3 euro. Timida, invece, Italgas (+0,2%), in attesa dei risultati consolidati del 2016. Tra le Mid Cap nuovi massimi anche per Iren (+2,1%) e Ascopiave (+2%).

Nel segmento delle Small Cap ancora in vetta TerniEnergia (+2,6%), che ieri ha sottoscritto un contratto con STEG (Société Tunisienne de l’Electricité et du Gaz) per una commessa del valore di circa 12,5 milioni di dollari. L’intesa prevede la realizzazione in Tunisia di un impianto fotovoltaico della potenza complessiva di 10 MWp. Si tratta del primo impianto di taglia industriale che verrà realizzato nel paese nel quadro di una pipeline governativa del valore 1 miliardo di dollari per una capacità totale di 1 GW, che prevede l’installazione di 320 MW di impianti in capo a STEG e 680 MW promossi e sviluppati da privati. L’attività di cantiere sarà avviata entro fine marzo, mentre la conclusione dei lavori è stata prevista entro i 12 mesi successivi.

Stabili le azioni di risparmio Edison (-0,1%). Ieri la società ha annunciato il suo ingresso nel mercato della domotica; una scelta strategica, che segue un mercato, quello delle soluzioni Internet of Things (IoT) per la smart home (casa intelligente), in costante espansione, con un giro d’affari che nel 2016 ha superato i 180 milioni (+22% rispetto al 2015).