Dalla lettura dei futures sui principali indici continentali si preannuncia un’apertura in rosso per le piazze europee, in linea alla seduta delle borse asiatiche.
In mattinata, infatti, la maggioranza degli indici orientali ha evidenziato variazioni negative, con il Nikkei (-1,5%) tornato sotto quota 19.000 punti, in scia alla bocciatura della riforma sanitaria dell’amministrazione Trump che è stata ritirata dalle votazioni per mancanza del quorum.
Il ritiro del provvedimento ha ridotto l’entusiasmo nei confronti del neopresidente, soprattutto in vista della successiva riforma fiscale e avrà probabilmente conseguenze anche su Wall Street, interrompendo il rally degli ultimi mesi, sostenuto proprio dalle aspettative intorno alle riforme del magnate statunitense.
Sul fronte macroeconomico sono attesi in mattinata gli indici tedeschi Ifo di marzo, mentre la Bce diffonderà il dato sulla massa monetaria M3 nell’Eurozona.
Tra le materie prime il petrolio torna sotto quota 48 dollari, mentre guadagnano terreno i metalli preziosi. Dollaro in forte calo, con l’EUR/USD a 1,086 e il cambio tra biglietto verde e yen a 110,2.
A Piazza Affari attenzione a INTESA, che nel cda di domani dovrebbe discutere un piano per la riduzione di 15 miliardi di npl e investimenti per 200 milioni in infrastrutture per gestire internamente i crediti problematici.
Fuori dal listino principale si segnala che al termine dell’opa su Vard FINCANTIERI controlla il 74,45% del capitale della società quotata a Singapore.
Sono previsti, infine, i board per l’approvazione dei conti di CAIRO COMMUNICATION, CDR ADVANCE CAPITAL, CSP INTERNATIONAL, DMAIL GROUP, DOMINION HOSTING, EXPERT SYSTEM (atteso anche il piano industriale), LANDI RENZO, LEONE FILM GROUP, SOLUTIONS CAPITAL MANAGEMENT, TISCALI E ZUCCHI GROUP.
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